Libro Blu 2019: negli ultimi cinque anni spesa nel settore dei giochi in crescita del 14,4%. Nel 2019 le slot il maggiore contribuente, ma all’Erario versato il 4,3% in meno rispetto al 2018

Nel periodo 2015-2019, tutte le dimensioni del settore del gioco hanno seguito un trend crescente in termini di valore: +25,33 per cento per la Raccolta, +27,95 per cento per le Vincite, +14,41 per cento per la Spesa e +29,55 per cento per l’Erario. Il consistente incremento delle entrate erariali è, in particolare, dovuto all’aumento del prelievo sugli apparecchi da intrattenimento, ottenuto a seguito di modifiche legislative in materia che hanno portato, nel solo 2019, ad un aumento complessivo delle entrate erariali del 9,62 per cento.

In termini di raccolta, il gioco fisico rappresenta il 67,07 per cento rispetto al totale del raccolto del 2019. Tale percentuale nel triennio si sta riducendo (dal 73,45 per cento del 2017 al 67,07 per cento del 2019) in quanto, nonostante il valore del gioco fisico nel triennio di riferimento è stato per lo più costante, pari in media a 75 miliardi di euro (-0,80 per cento nel triennio), è aumentato sensibilmente il gioco a distanza, passando da 27 miliardi di euro nel 2017 a 36 miliardi di euro nel 2019 (+34,74 per cento).

Per quanto riguarda il gioco fisico, nel triennio di riferimento (2017-2019), la tipologia di gioco “Scommesse virtuali” ha registrato il maggiore incremento (+22,37 per cento nella Raccolta, +22,03 per cento nelle Vincite e +24,22 per cento nello Speso). La tipologia di gioco “Giochi a base ippica”, invece, ha registrato la maggiore diminuzione (-13,36 per cento nella Raccolta, -10,47 per cento nelle Vincite e -20,74 per cento nello Speso).

La spesa del gioco fisico nel 2019 è stata di 17,6 miliardi di euro. Fanno da padrone gli apparecchi da intrattenimento, con una spesa di 10,4 miliardi, seguita da Gratta e Vinci e Lotterie (circa 2,5 miliardi) e Lotto (2,3). Il maggior contribuente dello Stato è stato sempre il settore delle slot che ha portato alle casse erariali 46,7 miliardi, in calo però del -4,3% rispetto ai 48,7 miliardi del 2018.

es/AGIMEG