“Gentile Onorevole, ho ascoltato con molto interesse la Sua recente intervista sui molti problemi che il mondo ippico sta affrontando. Mi permetto di segnalarLe un possibile intervento a costo zero che avrebbe un grande impatto sulle possibilità di sopravvivenza dell’intero settore; come sa esiste un notevolissimo ritardo nel pagamento dei premi e delle provvidenze agli allevatori a causa del blocco da parte di UCB nei mesi di dicembre e gennaio e delle procedure ancora in via di trasformazione, con la conseguenza che le scuderie titolari di partita Iva aspettano ancora i pagamenti relativi al mese di agosto 2019 mentre coloro che si avvalgono del regime del “4%” sono fermi al mese di settembre o al più di ottobre 2019”. – inizia così la lettera aperta a firma di Giorgio Sandi, presidente di Ippica Nuova (associazione di filiera che raggruppa per la prima volta oltre 450 operatori del settore trotto, proprietari, allevatori, gentlemen, amazzoni,allenatori e guidatori tra i più importanti del nostro paese), inviata all’Onorevole Giuseppe L’Abbate, sottosegretario con delega per l’Ippica del Mipaaf – “ Nel corso dell’ultimo incontro ci avete rappresentato che i pagamenti che non possono essere effettuati per problemi relativi all’antidoping o per l’agenzia delle entrate rappresentano meno dell’uno per cento del totale, quindi una percentuale assolutamente trascurabile. A fronte del grave stato di difficoltà del settore e dell’immaginabile e comprensibile impatto del Covid-19 sulla piena funzionalità del Ministero si rischia ora di subire un altro stop o grave rallentamento nei pagamenti dando così un colpo finale a tutto il comparto. La nostra proposta è semplice e solo Lei può autorizzarla: pagare subito, entro marzo, tutti i premi e le provvidenze arretrate senza effettuare nessun controllo (salvo conclamati casi di doping o di problemi rilevanti con l’agenzia delle entrate già acclarati). Tutti gli abituali controlli potranno essere svolti a posteriore, anche perché i soggetti nei cui confronti verranno effettuati i pagamenti sono protagonisti stabili del sistema e sarà possibile in casi gravi recuperare gli importi a valere sui pagamenti successivi. In questo modo si immetterà da subito liquidità nel settore (peraltro dovuta e senza ulteriori costi) e si azzererà il “carico” di arretrati potendo così ripartire ad effettuare i pagamenti correnti non appena verrà ripresa l’attività di corsa (per la quale auspichiamo che sia possibile riprogrammare già dal 4 di aprile la ripresa, recuperando le giornate di corse perse ed i relativi montepremi, eventualmente a porte chiuse se la pandemia non consentisse ancora la piena fruibilità, sul modello francese e svedese). Sono certo che questa iniziativa avrebbe un impatto importantissimo sul settore e costituirebbe una reale iniezione di fiducia in un comparto oggi in grave sofferenza ed a favore del mantenimento dei cavalli e degli addetti ai lavori ed indotto tutto”. lp/AGIMEG