Legge di Bilancio, se salta l’ok della Camera si fa sempre più concreto il rischio di esercizio provvisorio

Nell’anno corrente la Legge di Bilancio dovrebbe incassare il primo ok al Senato tra fine novembre e la prima settimana di dicembre per poi passare a Montecitorio. Qualora la Camera dei Deputati decidesse di modificare ulteriormente il testo, servirebbe una terza lettura per l’approvazione finale, e i tempi sarebbero molto ristretti poiché per evitare l’esercizio provvisorio l’esame della manovra si deve chiudere tassativamente entro il 31 dicembre. La Costituzione prevede che l’esercizio provvisorio possa durare un massimo di 4 mesi, e durante questo lasso di tempo il Governo deve limitarsi, mese per mese, a gestire l’ordinaria amministrazione. La spesa è ripartita in quattro dodicesimi, nei limiti di quanto stanziato dalla precedente manovra. Il limite di spesa imposto durante l’esercizio provvisorio determina l’impossibilità di poter mettere in pratica gli investimenti previsti nella manovra con ripercussioni sulla affidabilità finanziaria del Paese. Tutto ciò, però, non ha alcuna ripercussione sugli aumenti delle tasse sul gioco previsti nell’attuale manovra. ac/AGIMEG