“Desidero concludere facendo un elenco delle tasse presenti nel provvedimento (sono arrivato al capitolo delle tasse, poi in replica proseguirò con altri argomenti e capitoli). Preferisco elencarle in maniera sistematica, molto chiara e trasparente, in maniera tale che poi diventi difficile sostenere il contrario. Le nuove tasse nella manovra di bilancio sono le seguenti: sulla produzione di plastica 312 milioni; sulla rivalutazione delle partecipazioni mobiliari e immobiliari 860 milioni; 296 milioni dall’incremento dei prelievi sulle vincite al gioco; 233 milioni dall’imposta sulle bevande zuccherate; dai tabacchi e accessori per tabacco circa 119 milioni; dall’imposta sui servizi digitali 108 milioni; dall’accisa sui prodotti energetici impiegati per produrre energia 106 milioni; dalle accise sul gasolio 80 milioni; dai buoni pasto delle mense aziendali 51 milioni. La plastic tax che entra in vigore da luglio passa dall’iniziale un euro al chilo ai 50 e 45 centesimi e graverà anche sul tetra pak. Queste sono le nuove tasse che i cittadini andranno a pagare con questa nuova manovra finanziaria”. E’ quanto ha detto il senatore Dario Damiani (FIBP-UDC) in occasione della discussione sulla Legge di Bilancio.
“Tra l’altro, voglio fare anche presente che, prima di intervenire in Aula, sono andata a cercare il fascicolo degli emendamenti. Io non so che cos’altro vi sia nella legge di bilancio. So solo che ci sono le cose di cui mi sono occupata e preoccupata. Domani, potrei scoprire che ci sono molte altre cose che non mi piacciono affatto. Per esempio, penso al balletto che ci è stato intorno al gioco d’azzardo, per cui l’articolo della legge, in qualche modo, alza il numero delle macchine e migliora la situazione per i concessionari, impegnando per nove anni una serie di misure che sono a loro vantaggio, dopodiché, c’è l’emendamento che riduce, per cui qualche collega può dire che sta conducendo la battaglia contro il gioco d’azzardo. Peccato che il combinato disposto Partito Democratico-MoVimento 5 Stelle, con forse una parte di LeU, in realtà abbia fatto un bel regalo ai concessionari di gioco d’azzardo. Signori, questa è l’ipocrisia di sistema. Perché parliamo di tasse? Io sto parlando di tasse che avrei voluto avessero pagato in più quei famosi produttori del tabacco riscaldato. Non sto parlando di uno sconto, però sto dicendo che sull’altro piatto della bilancia voglio mettere i più fragili, cosa che non accade”, ha aggiunto la senatrice Binetti (FIBP-UDC).
“Veniamo alla manovra al nostro esame che mi aspettavo avrebbe dato qualche segnale di crescita, e di riequilibrio finanziario e invece non contiene nulla di tutto questo. La maggioranza sostiene di avere fatto un miracolo, perché è riuscita a sterilizzare le clausole di salvaguardia; è riuscita, di fatto, a superare l’aumento dell’IVA. Ma lo ha fatto per metà della manovra in deficit e, quindi, continuiamo ad andare in deficit. Mi dispiace che coloro che si dicono europeisti vadano in deficit ignorando la richiesta dei benpensanti che capiscono benissimo che non si può continuare ad andare in deficit. E invece – lo ripeto – la manovra al nostro esame è per metà in deficit e, per l’altra metà, si basa su entrate davvero improponibili, se non impossibili in gran parte. Davvero crediamo che si sconfigga l’evasione fiscale e si recuperino oltre tre miliardi facendo la lotteria degli scontrini o la lotta al contante? Davvero qualcuno che capisce di finanza e di economia pensa che con questi strumenti, ovvero con le manette agli evasori che vengono vieppiù rinforzate, si faccia lotta all’evasione fiscale? Qualcuno, infatti, nelle ultime ore, ha detto che in realtà la maggioranza ha ridimensionato le intenzioni iniziali relative alle pene per gli evasori e, quindi, prima si alzano all’inverosimile e poi si riducono, mantenendole comunque al di sopra dello status precedente, cercando di fare la bella figura. Invece basterebbe guardare meglio le norme e capire che le manette agli evasori hanno peggiorato lo stato del diritto penale tributario in un Paese – lo ricordo – dove la maggior parte dell’evasione è interpretativa”, ha continuato De Bertoldi (FdI).
“Si insiste nell’affermare che questa è una manovra espansiva volta alla crescita, ma analizzandola nei vari passaggi e coniugandola con il decreto fiscale, ci si rende conto che ciò che cresce in realtà è la pressione fiscale, cresce la burocrazia e – perché no? – visto che è Natale, non poteva mancare una bella lotteria”, ha detto Testor (FIBP-UDC). cdn/AGIMEG