Legge di Bilancio: tra gli emendamenti segnalati, quasi totalmente assenti quelli sul gioco. Rideterminazione montepremi per il bingo, divieto di gioco per chi percepisce il Reddito di Cittadinanza e trattamento addetti controllo corse ippiche le proposte rimaste. Tutti gli emendamenti segnalati

Continua l’iter della Legge di Bilancio alla Camera. Dopo la presentazione dei 4.562 emendamenti in commissione Bilancio, arriva ora il fascicolo degli emendamenti segnalati.

Non figurano la maggior parte degli emendamenti sul gioco presentati al testo nell’elenco delle proposte segnalate. Tra quest’ultime ci sono: l’emendamento del M5S che prevede rifinanziamento del Fondo per il gioco d’azzardo patologico per un importo pari a 50 milioni di euro a decorrere dal 2025 (già anticipato da Agimeg), la proposta FdI sul trattamento giuridico ed economico degli addetti al controllo e alla disciplina delle corse ippiche, il testo M5S sul ripristino del Reddito di Cittadinanza e gli emendamenti uguali FI e FdI che, in materia di determinazione del montepremi per il gioco del bingo, a decorrere dall’anno 2025, lo fissano nella misura del 70 per cento del prezzo di vendita delle cartelle.

Ecco tutte le proposte segnalate:

Al comma 3, sostituire le parole: compresa tra il 70 per cento e il 75 per cento con le seguenti: pari al 70 per cento.

* 12.3. Mantovani, Trancassini (FdI).

* 12.4. Pella, Cannizzaro (FI).

Art. 66.

(Rifinanziamento del Fondo per il gioco d’azzardo patologico).

Il fondo di cui all’articolo 1, comma 946, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è rifinanziato per un importo pari a euro 50 milioni a decorrere dall’anno 2025. Conseguentemente, all’articolo 121, comma 2, sostituire le parole: 120 milioni per l’anno 2025 e di 200 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026 con le seguenti: 70 milioni per l’anno 2025 e di 150 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026.

66.4. Quartini, Carmina, Dell’Olio, Di Lauro, Donno, Marianna Ricciardi, Sportiello, Torto, Sergio Costa (M5S).

ART. 66

Sopprimerlo.

66.1. Lupi, Pisano, Bicchielli, Brambilla, Carfagna, Cavo, Alessandro Colucci, Semenzato, Tirelli (Noi Moderati-MAIE-Centro Popolare)

66.2. Ciani, Vaccari, Quartini, Madia, Furfaro, Serracchiani, Malavasi, Merola, Marino, Bonelli, Girelli, Stumpo (PD)

Art. 82-bis.
(Trattamento giuridico ed economico degli addetti al controllo e alla disciplina delle corse ippiche)

1. All’articolo 50, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dopo la lettera l) è aggiunta la seguente: « l-bis) i compensi corrisposti agli addetti al controllo e alla disciplina delle corse ippiche e delle manifestazioni del cavallo da sella per un ammontare superiore a 15.000 euro, limitatamente alla parte eccedente tale importo. ». 2. All’articolo 2 della legge 8 agosto 1995, n. 335, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 26, aggiungere, in fine, il seguente periodo: « A decorrere dal 1° gennaio 2025, sono tenuti all’iscrizione degli addetti al controllo e alla disciplina delle corse ippiche e delle manifestazioni del cavallo da sella. »; b) dopo il comma 29, è aggiunto il seguente: « 29-bis. Per addetti al controllo e alla disciplina delle corse ippiche e delle manifestazioni del cavallo da sella, il contributo alla Gestione separata è dovuto nella misura del 25 per cento ed è applicato sulla parte di reddito eccedente l’ammontare di 5.000 euro, quale risulta dalla relativa dichiarazione annuale dei redditi e degli accertamenti definitivi. Il versamento del contributo è posto a carico dell’iscritto per un terzo e a carico del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per i due terzi. Fino al 31 dicembre 2027, il contributo è fissato nella misura del 50 per cento. ». Conseguentemente, alla Tabella A, voce: Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, apportare le seguenti variazioni:
2025: –500.000;
2026: –500.000;
2027:–500.000.

82.0.213. Malaguti (FdI).

Infine l’emendamento 30.014 con cui i deputati del M5S Carotenuto, Aiello, Barzotti, Carmina, Dell’Olio, Donno, Torto, Tucci chiedono il ripristino del Reddito di Cittadinanza. “Al fine di prevenire e contrastare fenomeni di impoverimento e l’insorgenza dei disturbi da gioco d’azzardo (DGA), è in ogni caso fatto divieto di utilizzo del beneficio economico per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità”, si legge nel testo. cdn/AGIMEG