I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto del Servizio Centrale Investigazioni sulla Criminalità Organizzata e dei Comandi Provinciali di Brindisi e Taranto, sono impegnati nell’esecuzione, nelle provincie di Brindisi e Lecce, di un’ordinanza di custodia cautelare con cui il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, sulla base delle investigazioni condotte dal Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata (GICO), ha disposto gli arresti in carcere nei confronti di 25 indagati gravemente indiziati a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, rapina, minacce, percosse e traffico di sostanze stupefacenti nonché il sequestro preventivo di aziende contigue all’associazione.
Le indagini preliminari hanno consentito di acquisire un solido impianto indiziario in ordine alla esistenza ed operatività di una associazione di tipo mafioso identificata nel clan Soleti, operante nell’alveo della Sacra Corona Unita, radicata nei comuni di San Pietro Vernotico, San Donaci, Tuturano e Torchiarolo, promossa e diretta da due storici referenti di tale organizzazione mafiosa.
Il gruppo associativo ha sviluppato una egemonia territoriale, gestendo, attraverso aziende del settore, e con il contributo esterno di imprenditori, lo smaltimento dei rifiuti speciali, la raccolta illegale di scommesse in denaro a quota fissa e la gestione, in numerosi locali pubblici del territorio salentino, di apparecchiature elettroniche da intrattenimento alterate e, non da ultimo, la gestione di un imponente traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, fino a giungere alla creazione di un “monopolio” nel settore.
L’attività investigativa, articolata in intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, nonché numerose riprese video, puntualmente riscontrate da meticolosi servizi di osservazione e pedinamento attraverso le più classiche metodologie, ha consentito di acquisire un quadro gravemente indiziario nei confronti di ciascun indagato attinto.
cdn/AGIMEG