La legge di Bolzano torna al Consiglio di S‎tato per il distanziometro di Brunico: ricorso contro Comune in decisione

Consiglio di Stato, è stato mandato in decisione il ricorso intentato da una sala da gioco contro la decadenza dell’autorizzazione disposta dal comune di Brunico. Al centro della questione ancora la legge sul gioco adottata dalla provincia di Bolzano‎: pochi giorni fa la stessa Sezione del Consiglio di Stato – la Sesta – ha emesso una serie di sentenze (https://www.agimeg.it/diritto/consiglio-di-stato-distanziometro-bolzano-non-espelle-il-gioco-legittimo-anche-se-dissuade-solo-i-giocatori-non-a-rischio) bocciando la posizione delle sale. In quei casi gli esercizi erano collocati nei comuni di‎ Bolzano, Merano, Vipiteno, Ortisei, Salorno e Prato allo Stel‎vio. In quei casi i giudici avevano anche disposto una Consulenza Tecnica d’Ufficio per verificare se le distanze producessero un effetto espulsivo e se modificassero i comportamenti dei giocatori‎. Sulla prima questione, i giudici hanno affermato che comunque le sale avrebbero potuto trasferirsi in alcune zone residue, negando quindi che vi sia un effetto espulsivo. Sulla seconda hanno affermato che il distanziometro può modificare i comportamenti dei giocatori occasionali e non problematici. E l’obiettivo della misura è esattamente questo:‎ “l’introduzione del distanziometro, sotto il profilo della tutela della salute, ben può essere ritenuto un intervento idoneo ed efficace per prevenire forme di ludopatia, nella misura in cui il gioco occasionale sia interpretato come lo stadio iniziale di un processo che, ancorché in termini probabilistici, porti linearmente allo sviluppo di una dipendenza”. I distanziometri invece – riconoscono i giudici – non modificano il comportamento dei soggetti problematici e patologici, che sono disposti a spostarsi per giocare. Nella Ctu si sottolineava che le sale avrebbero concentrato le loro strategie su queste fasce di giocatori, ma per il Collegio si tratta “di effetti negativi nel breve periodo, da affrontare in un momento successivo con interventi adeguati incentrati sulle categorie dei giocatori problematici, mentre nella presente sede appare dirimente la non implausibile efficacia preventiva sulle categorie dei giocatori sociali/occasionali e delle fasce giovanili, onde impedirne un’evoluzione in senso patologico nel comportamento di gioco”. La sentenza sul caso di Brunico e’ attesa adesso nell’arco di due mesi. gr/AGIMEG