Ippica: necessari tagli del 25% alle corse sino a fine anno

“Oggi le categorie sono divise e non hanno la forza di essere un valido interlocutore con il mondo esterno, le istituzioni”.

Questa l’analisi del giornalista Salvatore Mattii, punti di riferimento nel settore dell’ippica, sia nel periodo d’oro, sia in questo periodo meno positivo. I dati messi in luce sono piuttosto eloquenti.

“Per l’anno 2013 il trotto ha avuto per le corse ordinarie (tolti i 7,5 milioni dei Gran Premi) poco più  di 50 milioni, con una media di circa 4 milioni 200 mila euro ogni mese. Nei primi 4 mesi dell’anno in corso sono stati spesi circa 16 milioni 800 mila euro, che corrisponde anche alla spesa dei primi 4 mesi dell’anno 2013. Nei mesi di maggio e giugno 2014 saranno spesi circa 8 milioni e 600 mila euro che aggiunti ai 16 e 800 dei primi 4 mesi fanno una spesa di 25 milioni e 400 mila euro sino a Giugno. Siccome il Ministero ha previsto per l’anno 2014 un montepremi per le corse al trotto ordinarie di 42,9 milioni, ciò significa che da qui alla fine dell’anno sono rimasti poco meno di 18 milioni di euro. Significa 3 milioni di euro al mese, con una diminuzione di 1 milione  200 mila euro al mese rispetto i primi 4 mesi di corse, ovvero una diminuzione di oltre il 25%”.

Qual è la soluzione.

“Dobbiamo fermarci e pensare prima ai nostri comportamenti e realizzare un progetto unitario e ben definito. Ognuno è arbitro del proprio futuro. Fermarci per pensare ad un domani diverso è l’unica speranza per uscire dall’attuale situazione e costruire un futuro migliore”. sm-at/AGIMEG