Sabato Milano ha ospitato la Festa dell’ippica, con l’inaugurazione del nuovo ippodromo del trotto “La Maura” in zona San Siro. Si è trattato di un evento atteso da più di due anni, da quando – il primo gennaio 2013 – fu sospesa l’attività agonistica a San Siro. Così, a pochi chilometri di distanza, in un impianto nuovo di zecca, è tornato di scena il trotto. A tenere a battesimo il nuovo ippodromo c’è stato Varenne, considerato il più grande trottatore di tutti i tempi. In soli tre mesi di lavoro, l’ippodromo della Maura ce l’ha fatta e ha aperto i battenti: “E’ quasi impossibile stimare quanti uomini abbiano lavorato. Parliamo di tantissime persone che hanno prestato la loro opera in neanche 90 giorni di lavoro”, ha detto Giorgio Sandi, presidente di Snai e della società Trenno, che ha reso possibile il gran ritorno del trotto a Milano. La pista è il fiore all’occhiello del nuovo ippodromo con un tracciato veloce, tanto che nel primo giorno di corse sono stati registrati tempi eccellenti sotto il minuto e 13 secondi, medie molto basse per essere il primo giorno del nuovo impianto. “C’e’ stato un momento di appannamento in cui ci si è innamorati delle cose nuove a discapito di quelle che sono sempre piaciute, come le corse dei cavalli. Bisogna cambiare il modo di proporle. La routine aveva ucciso la vecchia ippica” ha aggiunto Sandi. “La nostra ippica ha tradizioni immense di produzione di cavalli, trotto, galoppo e non solo. Nel trotto vinciamo in tutto il mondo. C’e’ tantissimo spazio di crescita” ha spiegato ancora il presidente di Snai. rg/AGIMEG