Ippica, sottosegretario L’Abbate (Mipaaf): “Escludere le scommesse ippiche dal prelievo addizionale dello 0,5%, il nostro settore è in crisi da tempo”

Dopo l’incontro tra il Sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate, e il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, si apre l’interlocuzione con il Ministero per le Politiche Giovanili e lo Sport per chiarire se le corse ippiche rientrano nel prelievo addizionale pari allo 0,5% del volume complessivo sulle scommesse sportive, come previsto dalla conversione in legge del Decreto Rilancio. La norma fa riferimento alla raccolta da scommesse relative ad eventi sportivi di qualsiasi genere, anche in formato virtuale, e destina le risorse a misure di sostegno al sistema sportivo colpito dalla crisi economica conseguente all’emergenza epidemiologica, ovviamente escludendo l’ippica dai beneficiari. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, pertanto, chiederà al Ministro Vincenzo Spadafora di chiarire se la normativa attuale definisce l’ippica come uno sport o, come sostenuto dal Ministero delle Politiche Agricole, essa sia ricompresa negli spettacoli.

Le dichiarazioni del Sottosegretario L’Abbate
“Gli ippodromi ben lungi dall’essere strutture sportive, hanno un proprio codice ATECO e, anche nelle riaperture dopo il periodo di lockdown, nella valutazione del diritto allo svolgimento degli spettacoli legati alle corse dei cavalli, si sono seguite logiche legate agli spettacoli aperti al pubblico e non agli eventi sportivi – dichiara il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – L’estensione di tale disposizione alla raccolta delle scommesse ippiche presenta criticità sia perché sembra ricomprendere la filiera ippica all’interno degli sport quando le corse ippiche sono espressione di una attività di valorizzazione dell’allevamento degli equidi e l’atleta è il cavallo e non l’uomo sia per l’alto livello di tassazione patito già oggi dalle scommesse ippiche in confronto a quelle sportive. Un’estensione – conclude L’Abbate – che rappresenterebbe un ulteriore colpo ad un settore entrato in una spirale depressiva da cui si cerca di uscire attraverso un complesso e partecipato processo di riforma che sto portando avanti al Ministero delle Politiche Agricole”. cr/AGIMEG