Venerato (giornalista RAI) ad Agimeg: “Manca una grande ristrutturazione del settore giovanile per tornare a sfornare talenti per la Nazionale di calcio”

Palla al centro‘, evento organizzato da Footballnews24 e condotto da Anna Maria Baccaro, ha avuto come tema centrale il connubio del giornalismo sportivo e il calcio giocato. A raccontarlo numerosi volti noti di questo sport: da Fabio Capello a Massimo De Luca, da Pasquale Marino a Marco Cherubini. Agimeg ha intervistato uno degli illustri relatori dell’evento, il giornalista e grande esperto di calciomercato Ciro Venerato.

La Nazionale italiana di calcio ha fatto parlare molto bene di sé a seguito della vittoria dell’Europeo, ma subito dopo è arrivata la mancata qualificazione ai Mondiali del Qatar. Qual è il problema che attanaglia la nostra selezione? Manca un ricambio generazionale oppure ci sono carenze a livello strutturale?

“Manca una grande ristrutturazione legata al settore giovanile che non è più quello degli anni ’70 e ’80 e ovviamente questo poi sortisce effetti sui giocatori del domani. C’è meno possibilità di scelta con un’organizzazione che non è più quella di una volta. Prima c’era il Viareggio che ogni anno sfornava talenti che in poco tempo arrivavano in Serie A. Cosa è accaduto? Noi chiediamo alla Nazionale di essere forte, ma le selezioni attingono dai principali club dei rispettivi campionati e bisogna dire che le squadre italiane si sono affidate molto a stranieri”.

“Questo comporta che il CT, seppure quello attuale è molto bravo, ha poca possibilità di scelta e si trova costretto a giocare con calciatori non abituati ai palcoscenici internazionali. Prima si vinceva perché Bearzot giocava con 7/8 giocatori della Juventus, così come Sacchi attingeva dal Milan di Berlusconi. Noi chiediamo ai CT di ridarci una qualità tecnica che lo stesso campionato italiano ha smarrito”.

ac/AGIMEG