32 persone, a giugno, andranno a processo per giochi e scommesse illegali dopo il rinvio a giudizio disposto dal Gup del Tribunale di Salerno. I fatti, dislocati tra Mercato San Severino, Salerno e altre province italiane, risalgono al periodo temporale dal 2013 al 2019 e rappresentano l’ultima tranche di un’inchiesta che coinvolse oltre 50 persone.
Le accuse sono: associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche e auto-riciclaggio, con l’aggravante di aver agevolato organizzazioni criminali.
Nello specifico, il gruppo – riporta Il Mattino – utilizzava software idonei per il gioco e le scommesse illegali sfruttando la rete “dbgpoker”, una piattaforma di poker online attiva su siti allocati all’estero e non autorizzati ad operare in Italia. Con guadagni di circa 5 miliardi di euro. Il sistema permetteva di scommettere online, su siti internet allocati su diversi server che si trovavano all’estero, in paradisi fiscali come Panama e l’Isola di Curacao. Alcuni giochi risultavano fruibili anche su slot e totem ubicati in diverse attività commerciali, per lo più nel sud Italia.
L’organizzazione era strutturata in vari livelli “verticali-piramidali”, fra loro collegati e con diversi poteri decisionali. Alla base dell’organizzazione c’era il giocatore, che finanziava l’attività, mentre dal vertice si vendevano ai vari livelli gestionali crediti virtuali che divenivano “reali” grazie alle giocate online o ai totem fisici scollegati dalla rete dei Monopoli.
Furono sequestrati undici siti web, insieme a due società e 3 milioni di euro in possesso di uno degli imputati e altri soggetti, all’epoca del blitz, ritenuti semplici prestanome. Per l’altra parte degli imputati il processo si sta svolgendo a Nocera Inferiore. cdn/AGIMEG
