Il Giornale: “Distanziometri e limiti orari inefficaci per il 72% dei giocatori patologici”

L’Italian Journal of Psychiatry ha recentemente pubblicato uno studio dal titolo “Il punto di vista dei giocatori d’azzardo patologici sulla riduzione del danno e la prevenzione: uno studio osservazionale nel mondo reale”, che ha analizzato le opinioni di 104 giocatori d’azzardo patologici in Italia, di età compresa tra i 18 e i 75 anni, sulle politiche di riduzione del danno e prevenzione.

L’87,5% dei partecipanti era di sesso maschile – riporta Il Giornale -, il punteggio medio SOGS era di 10,2, indice di un Disturbo da gioco d’azzardo da moderato a grave. Le forme di gioco più utilizzate sono risultate essere slot fisiche (53,1%), scommesse online (50%) e scommesse in retail (43,7%). Il 75% dei partecipanti pratica più forme di gioco, con un 59,4% che utilizza piattaforme online. Tuttavia, l’unico comparto a subire importanti limitazioni è stato quello del retail, con distanziometri e limiti orari.

Riguardo la regolamentazione, il 71,9% degli intervistati ritiene inefficaci le attuali restrizioni sul gioco fisico. In generale, il gioco online viene percepito come più accessibile (81,1%) e in grado di offrire sessioni di gioco più lunghe (45,4%). E’ evidente quindi la necessità di una regolamentazione chiara e unificata sia per il gioco fisico sia quello online per poter raggiungere risultati utili nel contrasto alla dipendenza da gioco. cdn/AGIMEG