Si è tenuto oggi a Roma un importante evento organizzato di IGT. Oltre alla presentazione del bilancio di sostenibilità, è stata l’occasione per la prima uscita pubblica di Renato Ascoli come nuovo amministratore delegato di IGT. Dei cambiamenti del mercato e degli obiettivi per il futuro, Renato Ascoli ne ha parlato in un’esclusiva intervista rilasciata al direttore di Agimeg, Fabio Felici.
Ha lasciato l’Italia undici anni fa per seguire gli interessi di IGT negli Stati Uniti. Che azienda ha lasciato e che azienda ha ritrovato oggi?
“È passato un po’ di tempo hai ragione, undici anni si fanno sentire. Diciamo che ho trovato un business sicuramente cambiato perché allora eravamo presenti in tutti i settori del gioco, adesso abbiamo scelto, secondo me giustamente, di concentrarci sul business delle lotterie. Però la cosa piacevole che ho trovato immutata e forse anche migliorata è la qualità della squadra. Cioè ritrovare le persone con cui avevano iniziato il percorso qualche anno fa e iniziare di nuovo a discutere e parlare di progetti, di programmi, è stata una boccata di ossigeno per me. La distanza può essere un motivo di distrazione, invece no in questo caso è come se ci fosse sempre rimasto un legame con le persone che adesso ho ritrovato e negli occhi di queste persone ho ritrovato lo stesso entusiasmo”.
Relativamente al settore del gioco legale, che mercato ha ritrovato tornando in Italia?
“Ho trovato un mercato molto cresciuto, molto maturato e molto sviluppato. Se posso fare un paragone che suonerà magari strano per qualcuno, mettendo a confronto le esperienze che uno pensa siano evolute da altre parti del mondo con quello che si fa in Italia, in tema di nuove tecnologie, sistemi di controllo, di protezione dei giocatori, del coinvolgimento sociale, all’attenzione del gioco responsabile, penso che in Italia ci siano delle esperienze da esportare. Parlo di un sistema evoluto”.
“Questo grazie evidentemente alla guida dell’agenzia, grazie a persone illuminate che hanno lavorato bene. Parlando di gioco responsabile, parlando di sostenibilità, noi abbiamo iniziato questo percorso tanti anni fa. Le persone come voi, da sempre legate al settore, che lo hanno fatto conoscere, hanno contribuito a far crescere una cultura che io penso sia un asset che potenzialmente potremmo vendere in giro per il mondo”.
Che obiettivi si è dato in questo suo nuovo ruolo?
“Guarda l’obiettivo più importante di tutti, che ti farà sorridere forse, è creare dei ponti tra culture differenti. L’Italia fortunatamente è in un’area molto felice, dove le persone sono state capaci di darsi obiettivi e motivazioni. In altre parti del mondo questo livello di attenzione, di motivazioni non è alla stessa altezza. In più tra i vari settori c’è un po’ di diffidenza. L’obiettivo più importante che mi sono dato è di abbattere questi pregiudizi e creare l’occasione per gli italiani di farsi conoscere maggiormente all’estero e di instaurare un rapporto collaborativo”. ep/AGIMEG