Tra i relatori presenti al convegno “Proiettare gli ADI nel futuro: sostenibilità, innovazione e fiscalità”, organizzato da As.Tro Confindustria SIT, Sezione Concessionari di Rete, c’era anche il dottor Armando Iaccarino, Presidente Centro Studi As.Tro Confindustria SIT, ex Direttore ADM ADI.
Iaccarino ha dichiarato che: “il mercato ha una domanda robusta e crescente ed ha un elevato indice di sostituzione tra i singoli giochi. Ma l’importanza del riordino fisico che in questo periodo è sotto esame non deve essere solo di facciata e non penalizzare le agenzie sul territorio. Tutto questo non deve prescindere dall’analisi della domanda, perché nel mercato comanda la domanda e non l’offerta. Il gioco online come gettito erariale è raddoppiato, ma pesa soltanto un miliardo sugli 11 miliardi finiti nelle casse dell’erario nel 2022, i restanti 10 miliardi, per il 50% è fatto dagli apparecchi da intrattenimento”.
“Negli ultimi anni sono calati gli esercizi con le AWP e le AWP stesse – ha aggiunto. In certe zone sono addirittura rarefatte le occasioni per poter utilizzare gli apparecchi da intrattenimento e questo ha fatto sì che ci sia percentualmente un calo dell’impatto erariale per quanto riguarda questo settore. Ricordiamo che il 60% della VP è nei negozi generalisti e quindi questi pesano molto sul gettito erariale”.
“Riformare questo canale fisico deve essere una riforma fatta con attenzione perché è un settore molto delicato. La messa in sicurezza del settore non può prescindere da una rete che è il primo contrasto alla ludopatia e all’illegalità. La rete sul territorio deve diventare il braccio delle istituzioni per il contrasto all’illegalità e al disturbo da gioco d’azzardo. In tal senso, un personale formato e la formazione vuol dire sempre professionalità. Ma la cosa importante è che questa riforma non può prescindere da tre aspetti fondamentali. Il primo è che è necessario un confronto con gli operatori. Il secondo è che la riforma abbia un approccio razionale, non emotivo. Il terzo è che per fare la riforma bisognerà esaminare a fondo la domanda”, ha concluso. lp/AGIMEG