I-Com, Russo (FdI): “Servono regole certe, il comparto è strategico per il Paese”

Nel corso del seminario promosso dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e IGT, dedicato allo stato del riordino del gioco pubblico in Italia, è intervenuto il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, componente della Commissione Bilancio e della Commissione Antimafia del Senato. Il suo contributo ha offerto una riflessione sulla dimensione normativa, economica e sociale.

Russo ha sottolineato come il gioco legale rappresenti una parte importante del tessuto economico nazionale, ma anche una realtà complessa e delicata. “Non possiamo parlare solo di cattiva reputazione del comparto. La regolazione è necessaria proprio per tutelare un settore esposto a rischi reali, anche dal punto di vista della legalità”.

Russo ha ribadito che “Il gioco legale fa parte della quotidianità di milioni di cittadini. Siamo davanti a un fenomeno che non può essere affrontato solo con pregiudizi o moralismi, ma con competenza e senso di responsabilità”.

Il senatore ha evidenziato l’urgenza di una riforma organica, capace di superare l’attuale frammentazione normativa: “Non possiamo più assistere a ordinanze locali improvvise, divieti incoerenti, vincoli che cambiano da un comune all’altro. Questa incertezza normativa danneggia gli operatori, ma anche i cittadini”.

Ha poi richiamato l’attenzione sui rischi connessi alla mancata regolamentazione: “Un comparto non regolato si sposta su strade traverse, dal circuito clandestino tradizionale al web, dove l’illegalità è più difficile da tracciare. Lo Stato deve essere presente con regole chiare, non solo per incassare, ma per prevenire e garantire legalità”.

Russo ha anche invitato a non ridurre il dibattito a una contrapposizione ideologica: “Non possiamo permettere che la discussione sul gioco venga schiacciata su slogan. È necessario distinguere tra il gioco legale e i fenomeni patologici, tra chi offre un servizio nel rispetto delle regole e chi sfrutta le vulnerabilità delle persone. Il punto di equilibrio sta nella capacità dello Stato di regolamentare e vigilare, non di demonizzare”.

Un altro passaggio chiave del suo intervento ha riguardato l’evoluzione tecnologica del settore: “Siamo in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione cambiano tutto rapidamente. La normativa deve saper evolvere con la stessa velocità. Non possiamo permetterci che una riforma arrivi in ritardo di dieci anni rispetto alla realtà”.

Infine, Russo ha lanciato un appello al dialogo istituzionale e alla cooperazione interistituzionale: “Serve attenzione, non discriminazione. Lavoriamo in condivisione, non in opposizione. Gli enti locali non vanno considerati ostacoli, ma partner attivi nel processo di regolazione. Solo così potremo costruire una normativa sostenibile, capace di durare nel tempo e di fare bene a tutto il Paese”.

Chiudendo il suo intervento, ha espresso fiducia nei lavori parlamentari in corso: “Con la delega ora in Parlamento, ci sono le condizioni per dare finalmente al comparto un quadro normativo certo e stabile. Il gioco pubblico è un settore in trasformazione, e merita un punto fermo che tuteli tutti gli attori coinvolti, dagli operatori ai cittadini”. ng/AGIMEG