Il Green Pass è uno degli argomenti più discussi degli ultimi mesi e da qualche tempo una delle domande più frequenti è sicuramente: fino a quando sarà obbligatorio per i lavoratori? Dal prossimo 15 ottobre infatti, un nuovo decreto legge ne ha istituito l’obbligatorietà per i lavoratori pubblici e privati, allargando quindi la platea di chi deve presentare la certificazione verde, fino ad oggi limitata a settori come cinema, ristoranti al chiuso, consumazioni al tavolino al chiuso nei bar e per accedere alle sale giochi, sale scommesse e sale bingo.
Tra due settimane invece il Governo ha stabilito che anche chi lavora dovrà avere il green pass perché vaccinato o perché guarito dal Covid o a seguito di un tampone. Ma fino a quando sarà obbligatorio? In molti credono che durerà fino a fine anno, vale a dire fino al momento in cui scadrà lo stato d’emergenza. Ma potrebbe non essere così. Secondo quanto riporta Adnkronos, infatti, non solo lo stato d’emergenza potrebbe essere prorogato, ma con o senza stato di emergenza, è possibile limitare la libertà di circolazione, per la quale basta infatti una legge del Governo o del Parlamento.
Ed a chi obietta che il Green Pass è “incostituzionale perché limita il diritto al lavoro”, l’articolo di Adnkronos ricorda che alla base della restrizione non c’è il diritto del singolo ma il bene collettivo (prioritario per la nostra Costituzione). E soprattutto c’è l’art. 2087 Cod. civ. che impone al datore di lavoro di tutelare la salute psicofisica dei propri dipendenti. sb/AGIMEG