“La nuova struttura del mercato post-regolamentazione: l’omnicanalità come chiave per un posizionamento sostenibile” è il nome della Tavola Rotonda dell’IGE – Italian Gaming Expo – 2025 a cui ha partecipato anche Antonio Giuliani, Direzione Giochi, Ufficio Giochi a Distanza e scommesse, ADM.
“La multicanalità, per fare una battuta, in questo momento è stata raggiunta solo nell’Ufficio che dirigo. La realtà dice altro: il riordino legislativo per il canale online ha solo un piccolo riferimento alla multicanalità inserita nella regolamentazione dei PVR, che offrono servizi di ricarica per i conti di gioco. La riforma parla di un restringimento dei canali con un unico sito internet per i concessionari, quindi non tratta di multicanalità. Probabilmente questo tema va affrontato con attenzione perché magari ognuno di noi ha un’idea diversa. La multicanalità può esserci solo per le scommesse? È immaginabile una multicanalità per il settore degli apparecchi, fondamentale per l’intero comparto e per l’erario? Quando parliamo di multicanalità siamo quindi disposti a rinunciare all’anonimato? Perché attraverso il conto di gioco online è necessaria un’identificazione del giocatore. Ricordo che quando fu inserita la tessera sanitaria per risalire all’età del giocatore per le Vlt ci fu un crollo del 32% in un solo mese. Rispondere a questo tipo di domande è fondamentale per capire ciò che si intende per multicanalità e trovare soluzioni realizzabili”, ha dichiarato.
“Aggiungo, quando si parla di multicanalità si parla esclusivamente di prelevare e ricaricare soldi sui conti gioco nei PVR o si intende qualcosa di più grande? Ancora oggi quindi mi pare un’idea labile, ma abbiamo constatato che indubbiamente piace all’industria e ai consumatori. Tuttavia, dobbiamo dargli forma concreta e vedere se è applicabile nella realtà del mercato. Ricordo che, proprio su questo punto, al momento stiamo partendo con concessioni del tutto divise e separate. Sull’online siamo più avanti, mentre sul fisico ci sono ancora tante cose da fare e sistemare per poter fare la gara. Ovviamente, per noi sono temi estremamente interessanti e l’agenzia è sempre pronta a prendere spunto dalle esigenze del mercato e degli operatori poiché non possiamo rimanere ancorati al passato”, ha detto.
“Quando si ha a che fare con un’industria così piena di idee, io mi sento grettamente pratico. Chiaramente c’è una frattura piuttosto evidente tra le idee e le possibilità, come dimostra la legislazione. La multicanalità nei fatti, nell’ambito dei paletti delle norme, esiste ma è ingabbiata dalle regole. È interessante vedere come si vuole cambiare il punto vendita in un punto di intrattenimento e ciò chiede un cambiamento epocale di questi luoghi. Ma, questo tipo di attività, come ad esempio un corner, è pronto ad accogliere questo cambiamento?”, ha continuato.
“Dalle idee che stanno emergendo sul tema sembra quasi che l’omnicanalità porti ad una crescita per il gioco fisico, in cui l’online diventa uno strumento per portare il giocatore nel punto di vendita fisico. È un’idea interessante e quindi probabilmente nel futuro questo settore cambierà molto. Quindi, mi viene da pensare che con le prossime gare saranno ben pochi i puri, ovvero quelli esclusivamente che operano solo sul territorio o online. Dunque, sarà importante fare una regolamentazione senza troppi lacci e il più possibile condivisa. Quindi, esco da questo incontro con un’idea totalmente diversa: non è l’online che fagociterà il fisico, ma sarà il fisico a guadagnare spazio”, ha concluso. ac/AGIMEG