“Il gioco on line è destinato a dilagare per tre semplice ragioni: la liquidità internazionale, l’assenza di vincoli terrestri, la velocità delle transazioni”. E’ l’analisi di Stefano Sbordoni, avvocato esperto di gaming, su quella che sono le prospettive del gioco online. “La liquidità internazionale. Lo scorso 5 settembre 2016 è terminato lo stand still alla Commissione europea del provvedimento francese “Decreto relativo all’obbligo di informazione in materia fiscale e sociale degli utilizzatori di piattaforme di messa in relazione per via elettronica per l’applicazione dell’articolo 242 bis del codice generale delle imposte e dell’articolo L.114-19-1 del codice della sicurezza sociale”. Se ne parlava da troppo tempo, ed ora il decreto in attuazione potrà essere applicato almeno in Francia: gli altri paesi europei, e non, seguiranno a ruota. Il decreto applica le condizioni dell’articolo 242 bis del codice generale delle imposte e dell’articolo L.114-19-1 del codice della sicurezza sociale. Si tratta di una misura che mira a consentire all’Autorità di regolamentazione dei giochi online (ARJEL) di autorizzare un operatore di “jeux de cercle” online, a proporre ai giocatori in possesso di un conto valido iscritti sul suo sito, di partecipare ai “jeux de cercle” con i giocatori iscritti sul sito di un operatore residente in uno Stato membro dell’Unione europea o di uno Stato parte dell’accordo sullo Spazio economico europeo.
La richiesta presentata dall’operatore titolare dell’autorizzazione di cui all’articolo 21 è subordinata alla conclusione di una convenzione tra ARJEL e l’Autorità di regolamentazione del paese in cui l’operatore europeo è stabilito. L’obiettivo della misura è offrire la possibilità ai clienti degli operatori di poker online autorizzati in Francia di giocare contro giocatori registrati presso operatori che operano legalmente in un altro Stato membro dell’Unione europea o parte dello Spazio economico europeo. I tornei – continua Sbordoni in un articolo su Totoguida Scommesse – diventeranno più competitivi, con più denaro a disposizione sui tavoli e più sicurezza e tutela per giocatori. Il prossimo passaggio sarà imitare il regolatore francese, emanando un regolamento analogo: non esistono barriere insuperabili nel settore del gioco on line. Giocatori francesi e italiani potranno, infatti, sfidarsi su tavoli sicuri e più attrattivi. Sull’assenza di vincoli terrestri, il modello del gioco terrestre, sempre più nel mirino di chiunque, è destinato ad essere superato, e nostro malgrado potrebbe essere proprio il terrestre a doversi adattare al gioco on line. Nel gioco on line non ci sono quei vincoli che le ns Autorità, quelle territoriali in testa, si stanno affannando a rendere sempre più opprimenti, rischiando di far collassare un modello che comunque aveva raggiunto dei risultati apprezzabili su tutti i fronti. Il Governo e gli enti territoriali dopo la pausa estiva, avrebbero dovuto aggiornarsi lo scorso giovedi (15 settembre), ma sebbene la questione dell’organizzazione del territorio fosse il primo tema dell’ordine del giorno della conferenza unificata, questa – con motivazioni poco condivisibili – veniva rimandata. Sicuramente arriverà prima l’accordo tra i Regolatori dei vari Stati che quello tra i ns Enti territoriali, troppo occupati a pensare ai loro mandati che ad altro. Altro aspetto da non sottovalutare, è la velocità delle transazioni, che grazie ai nuovi sistemi di pagamento saranno sempre più veloci e sempre più sicure. Sarebbe interessante se, tenuto conto anche della Brexit, venisse individuata una tipologia di moneta virtuale (bitcoin o altra) comune tra tutti i paesi che aderiranno al progetto francese della liquidità internazionale. Adottando una moneta ad hoc per il solo gioco si potrebbero arginare i fenomeni connessi al riciclaggio. In questa era di oscurantismo delle istituzioni ma di uno sviluppo web spesso strabiliante, non si può non citare Steve Jobs: “stay hungry stay foolish”. lp/AGIMEG