Gioco online: è caccia agli operatori con concessione in scadenza per svuotare i conti di gioco. All’orizzonte grandi danni economici e ricorsi in tribunale

Si annuncia un autunno molto caldo per il settore del gioco online. Da lunedì prossimo scadranno infatti le prime concessioni cosiddette “comunitarie”. Secondo quanto appreso da Agimeg, saranno almeno 3 le concessioni che la prossima settimana finiranno di operare. Nonostante le ripetute richieste dei concessionari di poter avere una proroga alla concessione (come da emendamento già firmato da più partiti che delinea la volontà politica di prorogare le Comunitarie fino al 2022 e che sarà valutato probabilmente la prossima settimana) l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha inviato le lettere (pubblicata in anteprima da Agimeg) con l’annuncio di cessazione dell’attività.

Social scatenati

E sul web e sui social si è scatenata, da parte degli utenti, la caccia ai nomi degli operatori che concluderanno l’attività. Questo a causa della paura dei giocatori di non poter più effettuare l’accesso ai propri conti di gioco, situazione surreale in quanto ADM ha disposto l’interruzione della raccolta di gioco, dal giorno successivo a quello della scadenza, fermi restando tutti gli adempimenti ancora dovuti da parte dei concessionario in relazione al rapporto concessorio scaduto. Si denota quindi una situazione “particolare” dove si invitano i concessionari a non effettuare la raccolta ma non si effettua nessun distacco dal totalizzatore, probabilmente per tutelarsi da un distacco che in caso di proroga delle concessioni “peserebbe non poco” sulla questione.

Perché non aspettare la politica?

A questo punto, fanno sapere alcuni operatori interessati dal distacco, “non sarebbe stato meglio attendere 1/2 mesi al massimo per far si che si delineasse l’andamento politico riguardante nel caso specifico le comunitarie piuttosto che creare un danno (qualora fosse confermata la proroga) alle concessioni in scadenza e ancor di più come dovrebbe essere spiegata la disparità di scelta tra concessioni che subiranno lo stop e quelle che a causa di una scadenza differente magari non saranno sottoposte ad alcun blocco? Forse sarebbe anche in questo caso fondamentale per il prossimo bando (che da decreto avrebbe dovuto essere già pubblicato) determinare una data scadenza uguale per tutte le concessioni visto quello che stiamo vivendo in questi giorni”.

La vicenda, come già annunciato ad esempio dall’avvocato Antonella Lo Presti e dall’associazione Logico, si sposterà nei tribunali dove nei prossimi giorni verranno depositati i primi ricorsi. Una situazione esplosiva, che riguarderà anche gli operatori che usufruiscono dei servizi dei concessionari che cesseranno l’attività. es/AGIMEG