Gioco online, a Bruxelles i lavori del gruppo degli esperti su norme e regolamentazione

Riprende a Bruxelles il lavoro del Gruppo di esperti sul gambling istituito dalla Commissione Europea dopo la pubblicazione dell’Action Plan comunitario per delineare standard di regolamentazione comuni del mercato. Dopo la pausa estiva tornano ad incontrarsi i rappresentanti di 28 Paesi membri che negli ultimi mesi si sono confrontati su diverse questioni quali le dimensioni del gioco patologico in Europa, la pubblicità sul gioco d’azzardo e la tutela del consumatore in generale. Il gruppo di lavoro di cui fa parte, in rappresentanza per l’Italia, Francesco Rodano, dirigente del settore online per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è stato creato allo scopo di favorire e stabilire una cooperazione tra le autorità degli Stati membri e si propone anche di consigliare e assistere la Commissione nella preparazione e nella attuazione delle iniziative politiche in materia di servizi di gioco , di monitorare lo sviluppo di politiche e le questioni emergenti nel settore dei servizi di gioco d’azzardo e di realizzare uno scambio di esperienze e buone pratiche nel settore dei servizi di gioco d’azzardo, compresa la sua dimensione internazionale.

Nel corso della precedente riunione il gruppo di lavoro ha avuto modo di confrontarsi con il rappresentante della Commissione Mercato Interno che ha fornito una serie di aggiornamenti in merito alle iniziative in materia di regolamento del mercato del gioco online. La Commissione ha infatti provveduto a stilare una agenda, una sorta di road map degli interventi. La discussione è stata poi orientata sulla necessità di adottare rigide regole in materia di registrazione e di identificazione dei giocatori al fine di verificare l’età e quindi sui tempi necessari per effettuare gli eventuali controlli. Allo stesso tempo le procedure non dovrebbero essere così complesse da dissuadere un giocatore dal registrarsi, così come richiede un sito che opera regolarmente. Si è quindi anche parlato di eventuali limitazione alla spesa e del rischio che queste possano spingere i giocatori verso il mercato illegale. Per alcuni dei membri del gruppo di esperti tali limiti dovrebbero essere imposti dalle autorità di regolamentazione. Si è parlato anche di meccanismi di auto- esclusione così come di esclusione da parte dell’operatore. I regolatori anche anche ricordato che altri canali di distribuzione , come i dispositivi mobili, sono sempre più utilizzati , e che questi non possono fornire la stessa quantità di informazioni sulla home page dei siti web .

Oggi è previsto si faccia un primo bilancio dei lavori per poi definire il calendario dei prossimi incontri con l’obiettivo di supportare la Commissione Europea nella definizione di standard comuni per la gestione del gioco nei paese europei. Nei giorni scorsi il rappresentante per l’Italia, Rodano, ha avuto modo di esprimere apprezzamento per il lavoro svolto fino ad oggi ricordando però quanto ancora si debba fare anche in considerazione delle raccomandazioni inviate dalla Commissione Ue agli stati membri che, nel frattempo, continuano a doversi destreggiare tra sistemi normativi diversi. rg/AGIMEG