Baretta (sottosegr. Mef): “Uniche azioni efficaci a contrasto al gioco d’azzardo quelle previste nell’Intesa Stato-Regioni”. Baroni (M5S): “Infondata accusa che limitazione settore porta all’illegalità”

Le uniche azioni efficaci di contrasto al gioco d’azzardo e alla ludopatia sono quelle fatte con la riduzione delle Awp, l’introduzione della tessera sanitaria per l’accesso a slot e vlt e l’intesa Stato-Regioni su riordino dei punti di raccolta del gioco: nessuna tutela del settore, ma consapevolezza di come controllare e ridurre l’attività del gioco d’azzardo. E’ quanto ha sottolineato Pier Paolo Baretta, sottosegretario Mef, durante la discussione in Commissione Finanze sulla proposta emendativa all’articolo 29 del Decreto Fiscale che fissava le distanze per la collocazione di slot e vlt sul territorio. “La questione fondamentale è quella “di capire cosa si vuole fare dell’industria del settore su un periodo di lungo respiro, almeno di qui a 10 anni” ed è “infondata l’accusa secondo cui disposizioni come quelle proposte favorirebbero la diffusione del gioco illegale”, ha sottolineato Baroni (M5S) durante la discussione, ribadendo che “si tratta di temi fondamentali, rispetto ai quali sarei addirittura disposto a metter in discussione il mio ruolo di deputato”. Baroni ha inoltre invitato a prendere spunto dalle scelte di altri Paesi europei, che hanno regolamentato il settore del gioco con severità, come ad esempio la Francia, nella quale l’industria del gioco d’azzardo è infatti meno fiorente. Baroni ha quindi ritirato l’emendamento, annunciando però che ripresenterà analoga proposta emendativa al disegno di Legge di Bilancio. lp/AGIMEG