La sezione investigativa della Polizia Municipale di Prato ha scoperto una bisca clandestina gestita da una coppia di cittadini cinesi: denunciate 20 persone e sequestrati 6.100 euro in contanti nei locali dove si giocava d’azzardo perlopiù senza indossare la mascherina. Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, gli agenti – riporta AdnKronos – sono intervenuti in via Tazzoli, in un immobile il cui piano terra (garage e cucina) erano stati trasformati in una bisca clandestina per il gioco del majong. L’intervento è avvenuto dopo che gli agenti avevano visto accedere alla palazzina una cittadina cinese già denunciata la scorsa estate per la stessa attività e, in teoria, estranea all’appartamento. Una volta avuta conferma del fatto che la donna, insieme a quello che poi è risultato essere il marito, aveva aperto una nuova locale per il gioco d’azzardo, gli agenti hanno aspettato il momento propizio per intervenire. Una volta entrati si sono trovati di fronte una ventina di cittadini cinesi, molti privi di mascherina, intenti a giocare sui 4 tavoli allestiti per l’occasione. In particolare, quello che una volta era il garage, comunicante con l’appartamento, era stato dedicato esclusivamente al gioco d’azzardo. L’attività ‘imprenditoriale’ della coppia cinese era testimoniata dal fatto che all’ingresso avevano posizionato una macchina per la distribuzione automatica di caffè ed un grosso cesto di caramelle quale benvenuto per gli avventori. Al termine del controllo gli agenti hanno denunciato 18 persone per partecipazione al gioco d’azzardo, sequestrandogli 6.100 euro (in parte nascosti sotto cuscini o dietro i mobili), oltre alla coppia già conosciuta che è stata denunciata per l’organizzazione. L’uomo ha inoltre passato al notte nella caserma di piazza Macelli perché al momento dell’accertamento era privo di documenti di identificazione. Solo a seguito di foto segnalamento è stata accertata la sua identità e la presenza di una pratica di regolarizzazione in corso. Nell’appartamento sono state accertate anche irregolarità edilizie su cui l’ufficio comunale preposto completerà gli accertamenti ed emetterà le conseguenti sanzioni amministrative a carico della coppia e del titolare del contratto di locazione, attualmente in Cina. lp/AGIMEG