“I clan dell’azzardo sono numerosi in tutta Italia, lavorano in diverse Regioni, dal Sud al Nord, e guadagnano molti soldi: hanno imprenditori di fiducia che hanno aperto diverse società che noleggiano macchinette e gestiscono il gioco online, in particolare il poker online. Parliamo di numeri impressionanti: 2 anni fa la commissione Antimafia aveva parlato di almeno 240mila macchinette in giro per l’Italia gestite in maniera criminale, il che vuol dire che quasi la metà erano in mano alle organizzazioni. Non solo, ci sono anche i giochi online, le scommesse online e il poker online, che sono un settore in cui i clan hanno messo le mani da tempo, gestendo questi siti anche e soprattutto dall’estero. Ed è qui che sta la truffa: in questo modo non pagano le tasse in Italia e riescono a riciclare denaro. Ci sono imprenditori dei clan che hanno guadagnato anche 100 milioni di euro l’anno attraverso queste strutture societarie che gestiscono poi i giochi”. E’ quanto afferma Giovanni Tizian, giornalista de L’Espresso sotto scorta per le minacce ricevute dopo le sue inchieste giornalistiche sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel gioco. Tizian, ospite questa mattina alla trasmissione di Rai 1 ‘A conti fatti’, spiega che “il vero pericolo e la vera presenza delle mafie non sta nel bar con la macchinetta, perché in quel caso gli viene imposto di tenere la macchinetta; ma nelle società che gestiscono quelle macchinette: è lì il vero problema perché i controlli sono zero e il rischio è bassissimo rispetto ad esempio al traffico di droga”. dar/AGIMEG