Giochi, sistema ungherese rinviato alla CGE. Sotto esame prelievo fiscale e divieto di istallare slot fuori dai casinò

La Corte di Giustizia Europea si pronuncerà sul sistema ungherese dei giochi, il Fővárosi Törvényszék ha infatti sollevato una serie di questioni pregiudiziali – ben 15 –  sulla maggiorazione dell’aliquota dell’imposta di gioco (introdotta con le modifiche alla legge sui giochi d’azzardo apportate nel 2011) e sul divieto di istallare slot machine al di fuori dei casinò (introdotto con la modifica della legge sui giochi d’azzardo approvata nel 2012). La causa principale era stata promossa dalla  Berlington Hungary Tanácsadó és Szolgáltató Kft. e altri, le questioni pregiudiziali sono state sollevate nel marzo scorso. In particolare, per quanto riguarda l’innalzamento dell’aliquota, il giudice ungherese chiede se sia conforme al diritto comunitario “una normativa non discriminatoria di uno Stato membro che, mediante un  atto unico e senza prevedere un periodo di adeguamento, quintuplica la precedente aliquota dell’imposta diretta da pagare per le slot machine gestite all’interno di sale da gioco, denominata imposta sul gioco, e istituisce, inoltre, un’imposta sul gioco con una determinata aliquota, in modo da limitare l’attività degli operatori di giochi  d’azzardo che gestiscono sale da gioco”. Il giudice ungherese sottolinea inoltre che tale modifica normativa “comporta che sia limitata l’importazione di slot machine in Ungheria dal territorio dell’Unione europea”. Per quanto riguarda il divieto di istallarte slot nelle sale giochi, il tribunale chiede se sia conforme con il diritto comunitario “una normativa non discriminatoria di uno Stato membro che vieta con effetto immediato la gestione di slot machine nelle sale da gioco, senza concedere agli operatori di giochi d’azzardo interessati un periodo di transizione o di adeguamento né offrire loro un risarcimento adeguato, e stabilisce contemporaneamente un monopolio di gestione delle slot machine in favore dei casinò”. Anche in questo caso si sottolineano i riflessi sulla libera circolazione delle merci, la normativa ungherese, infatti, “pur non vietando direttamente l’importazione di slot machine dal territorio dell’Unione europea, limita o vieta l’uso e la gestione effettivi di dette macchine attraverso l’organizzazione di giochi d’azzardo, senza concedere agli operatori di giochi d’azzardo interessati un periodo di transizione o di adeguamento né un risarcimento”. rg/AGIMEG