A seguito della recente entrata in vigore della Legge Regionale in Piemonte in tema di giochi, la SAPAR, che riunisce e rappresenta a livello nazionale più di 1.700 associati e che rappresenta i gestori, produttori e distributori di apparecchi automatici da intrattenimento per il gioco legale, ritiene che l’introduzione del cosiddetto ‘distanziometro’ che vieta la collocazione di apparecchi per il gioco in locali che si trovano ad una distanza precisa (300 metri per i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e inferiore a 500 metri per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti) dai luoghi considerati sensibili (scuole, centri di formazione, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture ricettive per categorie protette, istituti di credito/bancomat, esercizi di compravendita oggetti preziosi e stazioni ferroviarie) ha poche chiarezze e troppa aleatorietà sulle modalità di calcolo delle distanze dove collocare gli apparecchi per il gioco. In sostanza manca una concreta identificazione dei parametri di misurazione delle distanze relativi alla mappatura dei luoghi sensibili e di dove “si può” o “non si può” giocare.
Fermo restando il pieno rispetto di tutte le norme per prevenire qualsiasi disturbo da gioco, in questo contesto, SAPAR invita pubblicamente tutti gli operatori della filiera del gaming a diffidare (tramite invio di una richiesta scritta su apposito format fornito dai legali dell’associazione) il Comune di pertinenza dall’applicazione di qualsiasi divieto di attivare i suddetti apparecchi senza aver prima indicato i concreti parametri applicativi.
“A fronte di questa situazione” commenta Raffaele Curcio presidente di SAPAR “siamo compatti nell’intimare ai Comuni di procedere immediatamente ad una concreta identificazione dei parametri di misurazione delle distanze relativi alla mappatura del territorio, al fine di evidenziare i luoghi sensibili nel relativo territorio di competenza e contestualmente alla Regione la piena applicazione del Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico previsto dalla stessa legge regionale ma che ad oggi è rimasta ancora inattuata. La Sapar comunque continuerà a procedere con tutte le azioni legali nei confronti di una legge inutile ai fini del contrasto del gioco potenzialmente patologico, oltremodo proibitiva e che cancellerà aziende e occupazione”. cdn/AGIMEG