A Prato, con 18 voti a favore, espressi dal gruppo Pd, gruppo Forza Italia, gruppo Biffoni per Prato e gruppo Movimento 5 Stelle, e il voto contrario del consigliere indipendente Emanuele Barselli, il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento per il gioco lecito. Tra le novità più importanti l’ampliamento dell’elenco dei luoghi sensibili da cui le sale da giochi devono distare almeno 500 metri, l’elevamento della sanzione minima da 25 euro a 450 per chi non rispetta il divieto di far giocare minorenni e la scelta di non concedere il patrocinio per le attività che ospitano macchinette per il gioco. “E’ stato un lavoro lungo e complesso – spiega il sindaco Matteo Biffoni – in una materia complessa e delicata come quella del gioco, che comunque è un’ attività lecita”. In particolare, se la distanza minima dai luoghi sensibili di esercizi con apparecchiature per il gioco, così come vuole la legge regionale, resta di 500 metri, nel regolamento di Prato aumentano le esclusioni: niente apparecchi vicino a scuole, chiese, strutture per anziani e ricreative, vicino a scuole dell’infanzia, oratori, discoteche, biblioteche, musei, giardini pubblici, ospedali, ambulatori medici, centri di primo soccorso, centri recupero psichico, case di cura, Rsa. Non solo divieto di aprire centri scommesse nelle stazioni o fermate ferroviarie e terminal di autobus. Tra le novità distanziometro anche da banche, sportelli bacomat e uffici postali; in ogni edificio pubblico e il divieto di aprire nuove sale scommesse viene esteso a tutto il centro storico. Lungo è anche il capitolo dei divieti: niente pubblicità del gioco su tutto il territorio comunale; scommesse vietate ai minori di 18 ani; niente insegne o cartelli che indichino luoghi di gioco; vietate le “macchinette” fuori dai locali; obbligatorio che all’interno delle sale sia ben visibile il materiale informativo dell’Asl sui rischi della ludopatia. E’ previsto un “bollino” per gli esercizi commerciali che rinunceranno alle slot. cdn/AGIMEG