“Il Tar Piemonte ha respinto i ricorsi contro i provvedimenti comunali volti a limitare gli orari di accensione degli apparecchi elettronici da gioco. Questo dimostra la correttezza dell’azione amministrativa del Comune di Domodossola, che è semplice conseguenza dell’applicazione della legge regionale n.9/2016 e delle indicazioni di natura sanitaria. Faccio presente che subito dopo l’approvazione del “Regolamento per le sale giochi e per l’installazione delle apparecchiature elettroniche di intrattenimento o da gioco”, votato dal Consiglio Comunale di Domodossola lo scorso 29 novembre 2016, ho scritto alla Regione Piemonte ritenendo indispensabile e doveroso rappresentare, cito testualmente, ‘l’inadempienza della quasi totalità dei Comuni del territorio provinciale rispetto alle disposizioni della legge regionale in discorso, inadempienza pesantemente lamentata dalle attività ubicate nella nostra Città che subiscono le “peregrinazioni” dei clienti verso altri Comuni, in particolare quelli limitrofi'”. Le parole di Lucio Pizzi, Sindaco di Domodossola, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. “Nella mia lettera ho inteso rimarcare – continua – che è indifferibile l’indicazione della Regione affinché inviti i Comuni che non hanno ottemperato agli obblighi della L.R. 9/2016 a provvedere al più presto e, in caso di ritardo o omissione, eserciti il suo potere sostitutivo nominando un commissario ad acta, così come previsto anche dal Testo Unico delle Leggi degli enti locali”. “Il mio auspicio è – ha concluso – che si possa giungere ad una uniformità territoriale nell’applicazione di questa legge, non solo per l’importante fine sociale a cui è indirizzata ma anche per dare un segnale di serietà amministrativa e rispetto delle leggi e delle istituzioni che nel nostro paese troppe volte viene a mancare. Ad oggi però non ho ancora ricevuto risposta né mi risulta sia stata messa in campo dalla Regione alcuna iniziativa affinché la legge emanata dalla Regione stessa venga rispettata: il Comune di Domodossola ha fatto quanto dovuto, la Magistratura Amministrativa ha risposto ma la Regione Piemonte risulta ‘non pervenuta’”. cdn/AGIMEG