Nella delega fiscale, i cui termini sono peraltro scaduti, sono state gettate le basi per una riforma complessiva del settore dei giochi, che ha bisogno di una regolamentazione sotto più punti di vista. Lo rileva il presidente della commissione Finanze del Senato, Mauro Maria Marino, durante l’ultima seduta, presentando uno schema di documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco. Marino sottolinea “il legame tra lo svolgimento della procedura informativa e l’esercizio da parte del governo della delega fiscale di cui alla legge n. 23 del 2014, il quale è apparso peraltro lacunoso rispetto a materie anche di notevole rilevanza come i giochi. Il testo che viene ora presentato all’esame della commissione è da intendere come strumento di approfondimento, con particolare attenzione a questioni di ampia portata rispetto ai singoli argomenti affrontati nelle audizioni, volto anche a stimolare lo sviluppo di ulteriori percorsi di analisi su temi specifici e suscettibile di essere integrato sulla base delle proposte”. Nel testo del documento si evidenzia che “la regolamentazione del settore dei giochi pubblici, sia sul versante gestionale (l’incorporazione con l’Agenzia del Demanio prosegue in un contesto non facile) sia su quello regolatorio, rimane sullo sfondo, anche se sono state gettate le basi di tale riforma”. dar/AGIMEG