“E’ fallito il blitz di Chiamparino per modificare la legge sull’azzardo approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Piemonte. La proposta è stata bocciata addirittura dagli stessi rappresentanti del PD in sede di conferenza dei Capigruppo”. Queste le dichiarazioni del Movimento 5 Stelle del Piemonte. “L’obiettivo di Chiamparino era quello di posticipare l’entrata in vigore delle norme riguardanti le distanze degli apparecchi di gioco dai luoghi sensibili prevista per il 20 novembre 2017, modificando la legge. Il tutto su pressione del sotto segretario Baretta in virtù di un articolo della legge di stabilità ancora nemmeno approvato dal Parlamento” spiegano dal gruppo del Movimento Cinque Stelle del Piemonte a proposito della riunione delle 13.00 di oggi. Chiamparino, per giustificare questa oscura manovra, nella sua lettera al presidente del Consiglio Laus, ha fatto riferimento alle dichiarazioni di Baretta sull’eventuale perdita di gettito per l’erario, una considerazione che la dice lunga sui reali intenti, che non coincidono di certo con la necessità di combattere il gioco d’azzardo in Piemonte. Non è accettabile cambiare una legge regionale sulla base di un disegno di legge nazionale frutto delle pressioni delle lobbies del gioco. A ciò va aggiunta l’intesa siglata in Conferenza unificata che tutela le leggi regionali più restrittive. Se l’intento del Governo è quello di discostarsi dall’intesa poteva fare un decreto legge. E Chiamparino, anziché assecondare il Governo, dovrebbe mettere al primo posto la lotta al gioco d’azzardo, la salute dei piemontesi e le scelte fatte dal Consiglio regionale. Ad oggi la nostra legge è vigente ed i Comuni si devono adeguare. Quando, e se, ci sarà una norma nazionale diversa solo allora toccherà alla Regione prendere i provvedimenti necessari. Noi non siamo disponibili per nessuna Commissione urgente e nessun’altra seduta urgente (non richieste dal PD nemmeno per l’emergenza incendi…). Anzi, annunciamo fin da ora, nel caso in cui si arrivasse a quel punto, l’intenzione di fare le barricate in Consiglio per impedire l’approvazione di qualsiasi provvedimento che cambi in peggio la legge regionale 9 del 2016”. es/AGIMEG