Giochi, Lorenzini (sindaco Montemurlo): “Su sale Vlt e centri scommesse il Comune ha le mani legate, ma vigilanza e monitoraggio sono costanti”

“Su sale Vlt e centri scommesse il Comune ha le mani legate e non può fare nulla per impedire la loro apertura sul territorio, ma la vigilanza e il monitoraggio sono costanti”. Sono le parole del sindaco di Montemurlo, nella provincia di Prato, Mauro Lorenzini che ha assicurato che il monitoraggio è costante: “Verso coloro che non rispettano la normativa regionale della distanza minima dai luoghi sensibili siamo pronti a emettere un’ordinanza di chiusura”. “La legge stabilisce che questo tipo di attività per aprire non debbano richiedere alcuna autorizzazione al Comune, che quindi non ha alcun potere di “autorizzazione preventiva”. Sale scommesse e Vlt non sono tenute neppure a presentare la Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, al Suap (l’ufficio attività produttive del Comune), poiché devono richiedere solo l’autorizzazione della Questura, che la rilascia sulla base del rispetto delle norme di pubblica sicurezza. Quindi il Comune di Montemurlo viene a conoscenza dell’esistenza di sale Vlt e sale scommesse solo al momento della loro apertura sul territorio”, ha aggiunto. “Il nostro monitoraggio è continuo – continua -. Se il Comune, nel corso dei controlli, dovesse ravvisare che mancano i requisiti previsti dalla normativa regionale, io sono disposto a fare l’ordinanza di chiusura delle attività irregolari, pur consapevole che questo tipo di provvedimenti sono spesso impugnati davanti al Tar per il non allineamento della normativa regionale con quella nazionale, che è maggiormente permissiva. La legge, che entrerà in vigore a fine febbraio e che recepisce così le proposte dell’Anci, già inserite dal Comune di Prato nel proprio regolamento, non è retroattiva e dunque sull’esistente non possiamo fare nulla. I nostri uffici stanno comunque lavorando ad un nuovo regolamento comunale che vada nella stessa direzione di quanto previsto dalla normativa regionale, pur sapendo che il Governo ancora non ha fatto chiarezza su questa delicata materia. Infine, vorrei ricordare, che attraverso l’impegno dell’assessorato alle politiche sociali, nel 2017 il Comune di Montemurlo ha avviato un progetto di sostegno psicologico per i giocatori patologici e i loro familiari con l’apertura di uno sportello dedicato. La vera questione comunque resta quella dell’educazione e della sensibilizzazione verso il problema del gioco, poiché sappiamo tutti che gran parte del gioco avviene online, da a casa, stando davanti ad un computer o al telefonino. Mi auguro che il nuovo Governo affronti questa tematica e porti avanti quella legge di disciplina del settore rimasta nel cassetto”, ha concluso. cdn/AGIMEG