Giochi: Legge di Stabilità, il Governo punta a una maxi-sanatoria per i CTD. Dietro-front sull’aumento del PREU, ma inasprimento sanzioni per le slot irregolari

Una sanatoria da 10.000 euro che dovrà pagare ogni centro trasmissione dati collegato a un bookmaker estero privo di concessione in Italia e nessun aumento del prelievo per slot e videolotterie. Sono le modifiche alla legge di Stabilità che il Governo sta valutando di apportare attraverso un emendamento – ora al vaglio del MEF –  e che potrebbe presentare a breve in commissione Bilancio, alla Camera. Secondo le ipotesi allo studio ogni agenzia di scommesse collegata a bookmaker esteri dovrebbe pagare una “sanatoria” di 10mila euro – entro il prossimo 31 gennaio – per assicurare all’Erario almeno 500 milioni di euro. Per completare la regolarizzazione fiscale i CTD dovranno poi versare l’imposta unica (per gli esercizi precedenti) con due rate in scadenza il 30 giugno e il 30 novembre del 2015, di pari importo. In questo modo i titolari delle agenzie in questione, potrebbero gestire la raccolta delle scommesse fino al 2016, data di scadenza delle concessioni e in vista del nuovo bando di gara. Secondo le ipotesi al vaglio, sparirebbe dalla Stabilità anche l’aumento del 4% del PREU sugli apparecchi da intrattenimento (e quindi la relativa diminuzione del payout per i giocatori) perchè il governo avrebbe stimato di incassare almeno 450 milioni di euro da un ulteriore inasprimento delle sanzioni per le slot irregolari – perchè scollegate alla rete dei Monopoli  – e per i cosiddetti “totem”, terminali irregolari per giocare online. Per ogni slot non collegata, pertanto, si prevede una sanzione di 3.000 euro al giorno – per un importo praticamente raddoppiato rispetto alla prima versione del testo – per garantire maggiori entrate per quasi 150 milioni di euro; da aggiungere poi almeno 300 milioni che scaturirebbero invece dalle multe applicate ai totem (sempre 3.000 euro al giorno per macchina, ma con un’aliquota di prelievo al 6% e non più al 3%). L’abbattimento dell’aumento del preu sarebbe saltato, quindi, anche in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi della delega fiscale che prevede una revisione completa del settore giochi, decreti, tra l’altro, di imminente presentazione.  lp/AGIMEG