Giochi, Carboni (Egla): “Nella trasmissione di Fabrizio Frizzi su Rai1 sondaggio sul gioco strumentale, tecnicamente sbagliato e fuorviante”

Il 58% degli telespettatori della trasmissione “Gli italiani hanno sempre ragione” condotta da Fabrizio Frizzi vorrebbe “l’abolizione del gioco d’azzardo”, ma il sondaggio – fatto nel corso della puntata andata in onda venerdì scorso – desta più di una semplice perplessità. Il quesito posto infatti era se fossi un deputato del parlamento quale decreto appoggeresti?” Le scelte possibili erano  “Legalizzazione della cannabis; legalizzazione della prostituzione; abolizione del gioco d’azzardo”. “Il quesito contiene in sé una manipolazione diabolica” sottolinea Giovanni Carboni in un articolo pubblicato sul sito di European Gambling Lawyers & Advisor. “Al popolo degli ascoltatori di Frizzi e di Miss Italia, che par difficile collocare su posizioni libertarie e trasgressive, sono stati posti tre quesiti che stanno su versanti politici opposti. Due scelte libertarie e trasgressive, appunto: la legalizzazione della cannabis e la regolamentazione della prostituzione. Una scelta conservatrice: l’“abolizione” del gioco d’azzardo. Inoltre, la domanda relativa al gioco d’azzardo è abilmente ambigua. Non si dice la “proibizione” del gioco d’azzardo, che potrebbe essere l’oggetto di una legge, ma l’abolizione. Cosa abbiano inteso qui gli italiani non è semplice da valutare. La scomparsa con la bacchetta magica del gioco d’azzardo sia legale sia illegale?”. E sul valore del sondaggio, osserva: “Si è solo costatato, nella misura per nulla scientifica con cui lo può fare un programma di intrattenimento, che il campione degli ascoltatori che hanno risposto preferisce l’abolizione del gioco d’azzardo alla legalizzazione della cannabis ed alla regolamentazione della prostituzione. Il che può anche significare che il 100% dei rispondenti è contrario all’abolizione del gioco d’azzardo, o alla sua proibizione, ma tuttavia sarebbe disposto a sacrificarlo se fosse costretto a scegliere rispetto alla opzione ancora più sgradita della legalizzazione della cannabis. Cioè, molto ragionevolmente, si può interpretare nel senso che una popolazione di conservatori è contraria alla legalizzazione delle droghe leggere”. E quindi Carboni diffida i detrattori del gioco d’azzardo dall’attribuire al sondaggio di Frizzi un valore statistico: “Non sarei sorpreso che nel prossimo futuro alcuni degli attivi promotori della lotta al gioco d’azzardo legale, con la disinvoltura con cui ci hanno abituato nell’uso delle indagini statistiche e nel contempo con l’abilità comprovata nella manipolazione dell’informazione e del consenso, pretendano di utilizzare anche i risultati del programma di Frizzi come una ricerca che prova la volontà degli italiani di vietare il gioco con vincita in denaro dello Stato”. lp/AGIMEG