“Secondo la legge della Comunità europea, gli Stati membri sono liberi di stabilire i propri sistemi di tassazione sui giochi, a patto che le misure nazionali non siano discriminatorie o comunque in contrasto con i trattati. In più gli Stati membri, entro i limiti stabiliti dalla Corte di giustizia europea, possono definire il livello di protezione che desiderano contro i rischi connessi al gioco d’azzardo e determinare l’organizzazione e il controllo dell’offerta di gioco nel loro territorio”. E’ quanto afferma il commissario europeo per il Mercato interno, Elzbieta Bienkowska, rispondendo ad un’interrogazione presentata dall’eurodeputato Tomáš Zdechovský (Dpi) sulla tassazione del gioco online. “La Commissione ha definito in una raccomandazione una serie di principi per la protezione dei consumatori, dei giocatori, dei minori e la regolazione dei servizi di gioco d’azzardo online – prosegue nella sua risposta Bienkowska –. Ma la scelta specifica di misure dipenderà dal particolare contesto giuridico e di mercato in ciascuno Stato membro, così come le differenze culturali. Mentre possono esserci approcci diversi per il gioco d’azzardo, sembra che in generale gli Stati membri condividano l’obiettivo di un elevato livello di tutela dei consumatori e di contrasto al gioco illegale”. dar/AGIMEG