Da lunedì 20 novembre entrerà in vigore la legge contro la ludopatia in Piemonte e non ci sarà alcun allentamento alle nuove normative. E’ quanto è emerso dalla conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, su sollecitazione del presidente della Regione, Sergio Chiamparino. Qualsiasi esercizio pubblico e commerciale, circolo privato e locale pubblico o aperto al pubblico, ad eccezione di sale giochi e sale scommesse, dovrà provvedere a disattivare definitivamente e rimuovere gli apparecchi per il gioco lecito che si trovino ad una distanza inferiore di 500 metri, misurata in base al percorso pedonale più breve, dai luoghi sensibili. In caso di violazione, sono previste sanzioni da 2.000 a 6.000 euro per ogni apparecchio vietato e la chiusura del medesimo mediante sigilli. “Chiamparino che vuole smantellare la legge regionale sulle sale da gioco per evitare che abbia “un impatto fortemente negativo sul gettito erariale”, è un’immagine davvero patetica. Altro che autonomia del Piemonte, altro che lotta alla ludopatia e attenzione alla fasce deboli della popolazione…”, ha detto la presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte, Gianna Gancia. “Sono contraria alla proroga dei termini dell’entrata in vigore della legge: vorrebbe dire perdere credibilità. Questa legge è stata frutto del lavoro di tutte le forze politiche, se vogliamo combattere il fenomeno del gioco d’azzardo patologico dobbiamo essere rigorosi”, sono invece le parole di Stefania Batzella del Movimento Libero Indipendente. cdn/AGIMEG