“Quello che sta accadendo a livello territoriale è assolutamente privo di senso. Dopo decenni spesi per ricondurre il gioco nell’alveo della legalità, per introdurre norme che consentissero di recuperare gettito erariale, per mettere in piedi progetti che tutelassero il giocatore e soprattutto per garantire posti di lavoro, stiamo assistendo a una vera e propria campagne di demonizzazione e di smantellamento di un sistema gioco che è considerato un eccellenza a livello internazionale”. E’ quanto afferma Salvatore Barbieri, presidente di Ascob, l’associazione sale bingo italiane, rivelando che “il comune di Firenze è solo l’ultimo in ordine di apparizione ma i danni arrecati da queste normative emanate senza tenere conto degli effetti reali che si scateneranno sono già visibili a tutti coloro che hanno occhi per guardare. Una città come Firenze, che consente il gioco mediante apparecchi da intrattenimento per sole 4 ore (dalle 16 alle 20) e include in questa ordinanza anche le sale bingo, ha già condannato alla chiusura definitiva le sale bingo presenti sul territorio, ed ha irresponsabilmente messo per strada i dipendenti delle sale stesse e le loro famiglie. Per non parlare poi dei danni arrecati sull’indotto. Sentiamo continui proclami da parte di personaggi che poco o nulla conoscono del settore e si fermano ad una analisi superficiale del tema GAP senza che esistano dati certi e indagini scientifiche. Invito il presidente del Consiglio a visitare finalmente qualcuna delle nostre sale bingo, a parlare con i dipendenti delle sale. Potrebbe scoprire un mondo di professionisti responsabili che lavorano in maniera legale e legittima e che l’immaginario collettivo di sale modello ‘Chicago’ è solo una deriva di film hollywoodiani”. dar/AGIMEG