“Mi spiace che si sia strumentalizzato un argomento così serio, Sergio Chiamparino non ha voluto condizionare il Consiglio Regionale del Piemonte, che è stato investito perché unico organo competente a modificare una legge”. E’ quanto ha detto Andrea Appiano consigliere regionale in occasione del Consiglio Regionale odierno in Piemonte. “Il disegno di legge originario è stato approvato dalla Giunta. Smentito il fatto che il presidente di Giunta abbia condizionato il Consiglio. Qualche settimana fa c’è stato il tentativo di un’emendamento che chiedeva la proroga della legge. La legge non si esaurisce nella norma sulle distanze. La norma che prevede la limitazione oraria, da tradurre in ordinanza nei comuni, ha già trovato applicazione. Nel primo anno di efficacia di questa legge si è assistito ad un calo di giocate complessive. Il piano, non è stato approvato nei 90 giorni della legge, si è voluto intercettare un filone di finanziamento nazionale che è arrivato più tardi dai 90 giorni di entrata in vigore della legge, stoppato da un ricorso fatto a livello nazionale sui criteri di riparto. Qualche azione è però già partita. La legge non è perfetta. Non risolve il problema del gioco patologico, è uno degli strumenti. Dobbiamo stare vicino ai Comuni – aggiunge -, la legge non prevede un meccanismo di attuazione che passi da un piano regolatore per esercizi commerciali e luoghi sensibili. Da ieri è rimesso ai singoli esercenti autodeterminare se rispetta le distanze, non prorogare una legge già entrata in vigore, ma per accompagnare il percorso per evitare scontri e ricorsi. In tema di distanze, abbiamo adottato una scelta: lasciare agli esercenti la scelta di restare e spegnere le macchine o ricollocarsi altrove. Dovremo tornare ad affrontare il problema, in relazione all’articolo 90 della Legge di Stabilità”, ha concluso. cdn/AGIMEG