Nel prossimo Consiglio Comunale di Salerno si discuterà del regolamento riguardante le sale da gioco. Il consigliere comunale Leonardo Gallo ha espresso perplessità in merito alle modifiche regolamentari, la richiesta è quella di un rinvio della discussione per approfondimenti. Al centro del dibattito del prossimo Consiglio Comunale a Salerno, infatti, la modifica dell’articolo 1 dedicato alle tipologie di sale gioco e dell’articolo 10, attualmente destinato alla distanza dei suddetti esercizi commerciali dai luoghi sensibili. “Durante la seduta della III CCP Annona di mercoledì 24 ottobre così come ho fatto attraverso una nota scritta per la seduta di giovedì 25 ottobre della VI CCP Politiche Sociali, ho avuto modo di riferire ai rispettivi presidenti tutte le perplessità in merito alle modifiche regolamentari in relazione alle sale giochi e sale scommesse rappresentando come la normativa nazionale e una moltitudini di sentenze dei TAR nonché del Consiglio di Stato spingano per un reale “contrasto e prevenzione al gioco d’azzardo patologico” che dal vigente nostro regolamento, per quanto modificando, non pare concretizzarsi pienamente”, ha detto Gallo. “Dovendo metter mano al regolamento senza modificare, ad es., le attuali distanze delle sale gioco previste in 150 mt. dai luoghi sensibili, espone il ns. Comune ad una sorta di “isolamento” nazionale laddove l’orientamento generalizzato degli altri comuni è di 500 mt. che, come detto, è stato contestato dagli esercenti davanti ai Tribunali Amministrativi Regionali senza tuttavia sortire alcun esito sfavorevole agli Enti. Anzi, in verità, anche il Consiglio di Stato ha sottolineato quanto la potestà regolamentare dei comuni – sia in relazione alle distanze che agli orari di apertura – non sia passibile di alcuna censura alla luce del supremo fine del contrasto reale al gioco d’azzardo patologico”, ha aggiunto. “Appare opportuno desistere dall’approvare nel Consiglio Comunale del 30 ottobre le parziali modifiche all’ordine del giorno e rinviarne la deliberazione al termine di una più sistematica elaborazione del Regolamento che preveda l’aggiornamento delle prescrizioni nel senso del concreto contrasto al cd. gioco nei limiti di quanto si possa incidere pubblicamente”, ha continuato. “Ho suggerito, pertanto, di procedere ad un ulteriore approfondimento coinvolgendo, ad es., anche le associazioni di categoria così che possano comprendere meglio lo spirito sotteso alla regolamentazione a farsi alla luce delle direttive nazionali e, comunque, della normativa regionale”, ha concluso. cdn/AGIMEG