È in corso il Forum Acadi 2024 dedicato al riordino del gioco pubblico e la sostenibilità del comparto. Tra i tanti relatori ci sono il Comandante della GdF, Michele Esposito, e il Presidente aggiunto della Corte dei Conti, Tommaso Miele.
“I nostri interventi riguardano quelli alla tutela della fiscalità e cercare di arginare eventuali tentativi di penetrazione della criminalità organizzata e non solo. Ovviamente, il nostro impegno si rivolge anche al contrasto di attività illecite come il riciclaggio. Da ultimo, ma non per importanza, la tutela dei giocatori che hanno diritto di poter giocare in un ambiente salubre”. È quanto ha detto il Comandante del Nucleo speciale Tutela Entrate, Repressione Frodi Fiscali della Guardia di Finanza, Michele Esposito, al Forum di Acadi 2024.
“Operiamo in sinergia anche con le altre forze dell’ordine e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con la quale abbiamo anche stipulato un importante memorandum d’intesa“.
È poi intervenuto Miele che ha dichiarato: “Il comparto dei giochi è fondamentale per l’economia italiana con oltre 11 miliardi di euro, 60.000 aziende e 150.000 lavoratori. Questo comparto non è solo utile dal punto di vista economico, ma anche per la tutela della legalità e della salute. Le aziende che sono sul territorio diventano i garanti della legalità per lo Stato italiano. La rete distributiva territoriale italiana è importantissima e quindi il riordino deve passare per la sostenibilità del settore oltre che la legalità, quindi pensare di ridurre il numero di punti significa compromettere la tutela di interessi primari dello Stato”.
“Essendo un uomo delle istituzioni, non posso non testimoniare l’attenzione che esse devono avere per il gioco pubblico legale, soprattutto perché serve ad arginare il fenomeno del gioco d’azzardo e a tutto ciò che ruota intorno ad esso. Come ricordavo, il totale delle somme spese tra raccolta e vincita è stato pari 20 miliardi a fronte di una raccolta di 136 miliardi di euro. All’Erario arrivano più di 11 miliardi di euro, quindi questo da l’idea delle grandi dimensioni del settore. La gestione criminale, l’usura, il riciclaggio, l’evasione fiscale sono costanti nel mondo sommerso del gioco d’azzardo, la legislazione di settore quindi deve porsi il problema della sostenibilità. I parametri della legalità, salute e fiscalità, sono punti fermi del sistema concessorio. La centralità di queste aziende è stata delineata sin dai primi anni 2000. In definitiva, un settore economico come quello del gioco che è oggetto di riserva statale, deve avere un rapporto con le istituzioni trasparenti, certi e stabili. Credo che la via maestra per il riordino sia quella di garantire la sostenibilità e il legislatore deve sforzarsi di coniugare gli interessi economici con la legalità, sicurezza e salute”, ha concluso. ac/AGIMEG