“Non potevo mancare a questo evento. C’è un’asimmetria evidente tra ciò che accade intorno a noi e quello che accade nei palazzi. Finalmente c’è un riordino del gioco all’interno della Delega Fiscale, ma si deve dare seguito ad esso”. È quanto ha detto il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, al Forum di Acadi 2024.
“È di ieri la notizia che un colosso del gioco arriverà ad avere il 30% della quota di mercato. Le operazioni di mercato come queste ci dicono che alcuni strumenti sono superati dal mondo del digitale. Ci vuole un approccio nuovo, rispetto a tutto ciò che deve accompagnare lo sviluppo del settore. Il distanziometro è una misura fuori tempo, poiché non è grazie ad esso che avremo meno giocatori patologici. La tessera sanitaria è uno strumento obsoleto, basta guardare la realtà dei fatti dove molti usano tessere di parenti e amici più grandi. Bisogna avere il coraggio di guardare a esperienze fatte all’estero, come ad esempio in Svizzera.
Giocare è bello e piacevole, ma c’è bisogno di controllo. Bisogna fare una riflessione vera e reale su una soglia di accesso per poter giocare. Se ci sono strumenti che riescono ad incrociare la capacità reddituale potrebbero essere utili al fine di capire quanto può giocare ogni persona. In tal senso, può essere utile uno strumento come la biometria. Suggerisco di approfittare di questo momento in cui c’è spazio di guardare a questo mondo che ha avuto una grande evoluzione e a breve sarà ancora diverso, poiché la globalizzazione dei giochi la farà da padrone. Per questo motivo, il contributo fatto dalle associazioni di categoria è fondamentale”, ha concluso. ac/AGIMEG