“Le aziende del settore, dal 2004, stanno investendo in questa attività autorizzata dallo Stato. Dato che siamo i primi contribuenti dello Stato non ci dobbiamo vergognare del nostro lavoro che è assolutamente lecito. È incredibile confrontarsi ancora con persone che ideologicamente vanno contro il settore. Siamo continuamente attaccati da certa stampa che è totalmente disinformata sulle questioni di comparto. Stiamo ancora discutendo sulle distanze, strumento fuori tempo visto che ora si può giocare direttamente sul telefonino. Non capisco perché non si possa aprire un’attività vicino ad una scuola, tanto il gioco è vietato ai minori e a loro non è consentito entrare nelle nostre sale. I limiti orari anche si sono rivelati totalmente inutili e inefficaci rispetto agli obiettivi che si erano prefissati”. È quanto ha detto il presidente della Sapar, Domenico Distante, al Forum Acadi 2024.
“La filiera del gioco pubblico chiede rispetto e che possa continuare a lavorare in modo onesto e tranquillo. Sono 17 anni che spingiamo per la compartecipazione erariale tra Stato e Regioni. La speranza è che gli enti locali si impegnino a fare leggi più equilibrate, più giuste altrimenti a vincere sarà l’illegalità”, ha concluso. ac/AGIMEG