Fipe: “Ristoranti, bar e sale da gioco a rischio dumping contrattuale”

Ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, ma anche sale da ballo, sale da gioco, locali notturni e stabilimenti balneari. Sono queste le attività comprese nella definizione di pubblici esercizi secondo la seconda edizione del Manuale sul dumping contrattuale diffuso da Fipe-Confcommercio, che accende i riflettori su un fenomeno che rischia di alterare le regole del mercato del lavoro nel settore.

Fipe spiega che in Italia sono oltre 40 i contratti collettivi nazionali registrati al Cnel per il settore dei pubblici esercizi, ma molti di questi trovano applicazione solo su una piccola parte delle imprese. “Alcuni contratti – sottolinea Fipe – sono siglati da organizzazioni sindacali con scarsa rappresentatività e vengono utilizzati per abbattere il costo del lavoro, riducendo i diritti economici e normativi dei lavoratori”. È il fenomeno noto come dumping contrattuale, che porta alla creazione di un mercato del lavoro parallelo e sottopagato rispetto ai contratti sottoscritti dalle organizzazioni storicamente rappresentative del settore.

Un focus del manuale è dedicato anche alle gaming hall dove si svolgono attività di bingo e gioco lecito. Qui il CCNL Fipe disciplina attraverso un allegato specifico i trattamenti economici e normativi per diverse figure professionali: dal Gaming Hall Manager (inquadrato come Quadro B) al Gaming Hall Lead (livello 2), fino al Gaming Hall Specialist (livello 4) e al Gaming Hall Operator (livello 5, con possibilità di inquadramento al livello 6 nei primi 18 mesi di esperienza).

Tuttavia, Fipe evidenzia come alcune imprese del comparto applichino un altro contratto collettivo, siglato da Anpit, Anib, Ascob e Cisal Terziario, che copre meno dello 0,05% dei lavoratori del settore e presenta differenze economiche significative rispetto al CCNL Fipe, soprattutto per le figure professionali con inquadramenti più bassi. Queste differenze, conclude Fipe, possono alimentare dinamiche di dumping salariale, creando disparità di trattamento tra lavoratori che svolgono le stesse mansioni ma con retribuzioni diverse in base al contratto applicato.

cdn/AGIMEG