La FIGC ha pubblicato sul proprio sito il Rapporto di attività 2021, processo di reporting annuale nato nel 2015 e sviluppato attraverso la redazione di specifici Rapporti di attività da parte delle diverse ‘aree di funzione’ della Federazione. Il documento si inserisce in un più generale programma orientato al raggiungimento dell’obiettivo di good governance, al fine di costruire un dialogo interno costante tra aree e funzioni. Le aree federali trasmettono periodicamente un rapporto di sintesi delle attività svolte, che vengono riepilogate in questo documento finale. Il Management Report costituisce quindi uno strumento di verifica, monitoraggio e allineamento dei risultati gestionali e amministrativi rispetto agli indirizzi politici dettati dagli organi federali e dalle strategie aziendali.
Il consolidamento degli importanti risultati raggiunti negli ultimi anni, unitamente al supporto ricevuto dalle organizzazioni calcistiche internazionali FIFA e UEFA in alcune aree progettuali mirate, ha consentito anche nel 2021 di garantire il sostegno economico degli investimenti sui programmi di valorizzazione degli asset strategici della Federazione.
“Oltre a rinnovare la richiesta dell’apertura al 100% degli stadi (luoghi all’aperto) per i possessori delle “certificazioni verdi COVID-19” o, in subordine, di prendere in considerazione il concetto di “sedute alternate a scacchiera” in luogo della “distanza interpersonale di un metro”, la FIGC ha proposto i seguenti provvedimenti al fine di creare le condizioni per un’effettiva ripresa del settore: (…) Sospensione sino al 30 giugno 2023 del “divieto di pubblicità e di sponsorizzazione”, il cosiddetto betting; (…) Creazione del “fondo salva calcio” attraverso la destinazione, sino al 30 giugno 2023, della quota dell’1% sul totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, effettuate in qualsiasi modo e su qualsiasi mezzo, sia on-line, sia tramite canali tradizionali, ad un fondo gestito dalla FIGC e destinato a misure di sostegno e di ripresa del calcio nazionale professionistico e dilettantistico, della Divisione Calcio Femminile e del Settore Giovanile e Scolastico”, si legge nel Report.
Ecco l’interesse generato dagli Europei: “• 115,7 milioni di telespettatori totali e 16,5 milioni medi su Rai e Sky per le 7 partite giocate dagli Azzurri (share medio: 79%); la sola finale giocata contro l’Inghilterra ha prodotto quasi 20,6 milioni di telespettatori (84% di share), risultando l’evento televisivo più visto in Italia dal 2012, il 28° evento più visto della storia della tv italiana e superando i record di streaming di tutti i tempi per qualsiasi tipo di programmazione nel nostro Paese. • Quasi 60.000 spettatori presenti allo Stadio Olimpico di Roma per le 4 partite giocate in Italia; UEFA EURO 2020 ha rappresentato il primo evento sportivo con una importante riapertura al pubblico in Italia, attestandosi anche a livello simbolico quale momento di «rinascita» e di ritorno ad una «quasi» normalità. • Complessivamente, secondo un sondaggio di Quorum Youtrend, l’84,3% degli italiani si è appassionato alle performance dell’Italia e per il 41% di loro la Squadra Azzurra rappresenta un simbolo di riscatto o di rinascita. • Il numero complessivo di italiani interessati alla Nazionale (post UEFA EURO 2020) è stimabile in 35 milioni di persone. • Scommesse sportive: la competizione ha prodotto in Italia complessivamente una raccolta pari a 472,5 milioni di euro e un gettito erariale di 12 milioni, mentre la raccolta stimata a livello mondiale è pari a 62 miliardi di euro. Con 30,8 milioni di euro di raccolta, la finale di UEFA EURO 2020 giocata tra Italia ed Inghilterra rappresenta l’evento con la maggior raccolta derivante dalle scommesse nella storia dello sport italiano”.
“Per quanto riguarda infine il comparto delle scommesse sportive, nel 2021 le 19 partite della Nazionale A maschile hanno prodotto una raccolta media per evento pari ad oltre 8,1 milioni di euro, rispetto ai 2,2 milioni del 2020 (con un gettito erariale pari a 0,2 milioni), in confronto ad esempio agli 0,4 milioni prodotti dalla Nazionale di basket e agli 0,2 di quella di pallavolo”, aggiunge.
“Per quanto riguarda le iniziative portate avanti dalla Divisione Calcio Femminile, nel maggio 2021 si è conclusa la serie di incontri, organizzati nell’ambito di un progetto condiviso con l’Associazione Italiana Arbitri, sul tema della lotta al match fixing e alle scommesse e sul regolamento del gioco del calcio. A questi momenti formativi, che si sono svolti in videoconferenza e in partnership con Sportradar, hanno partecipato a turno dirigenti, tecnici e calciatrici dei club di Serie A TIMVISION. Nel corso dell’anno è stato anche organizzato un incontro a Coverciano, nella casa del calcio italiano, per rinsaldare ancora di più lo stretto rapporto esistente tra le Nazionali e i club femminili. Un meeting voluto dalla Ct Milena Bertolini – che ha coinvolto tutte le squadre di Serie A femminile e alcune di Serie B – per illustrare e condividere la programmazione delle gare delle Azzurre e delle Azzurrine nel 2021-2022 e per determinare un confronto sulla metodologia di allenamento della Nazionale A”, continua.
“Oltre alla rivisitazione dell’impianto normativo, la FIGC ha proseguito nel suo impegno per la tutela dell’integrità delle competizioni. Già a fine 2020, insieme con SportRadar, la Federazione ha continuato con l’organizzazione di incontri finalizzati alla sensibilizzazione sui temi dell’integrità nel calcio e della lotta alla corruzione e manipolazione delle partite. Gli incontri, che rientrano all’interno del progetto “I play BETter”, promosso e organizzato nell’ambito delle iniziative HatTrick finanziate anche con il contributo della UEFA, hanno visto coinvolti giocatori e staff della Nazionale Under 21, della Nazionale Under 20 e della Nazionale di Futsal nonché i direttori di gara di CAN A, B e C per un totale di circa 300 tesserati. Oltre a spiegare le dinamiche di approccio dei manipolatori, è stato fornito un quadro dei casi più recenti che a livello internazionale hanno portato a squalifiche e sanzioni per società e tesserati. Infine, è stata richiamata l’attenzione sulla conoscenza delle regole sportive e statali che, specie nel nostro Paese, regolano in maniera puntuale e stringente il tema delle scommesse e del contrasto alla corruzione. Anche nella fase di lockdown, la FIGC ha lasciato al centro della propria attività l’attenzione ai temi dell’Integrità, nonostante la sospensione di alcune attività e campionati. L’obiettivo è infatti quello di mantenere alta la conoscenza delle regole e delle azioni di prevenzione e contrasto ai rischi connessi alla manipolazione delle gare e alle scommesse illecite. I raduni e gli stage delle Nazionali sono stati individuati come momenti di informazione per i calciatori, le calciatrici e gli staff, con l’obiettivo di favorire una consapevolezza diffusa sul tema. Le attività sono state inserite in un programma a medio termine che la FIGC sta portando avanti, volto a coinvolgere tutti i target del mondo calcistico, coprendo il quadro delle attività che riguardano sia gli atleti in campo che gli addetti ai lavori fuori. A tale riguardo, sono stati previsti ulteriori incontri rivolti a tutte le Nazionali maschili e femminili (giovanili e senior) e ad altri soggetti che operano nel mondo del calcio (dirigenti, allenatori, ispettori etc). Insieme con le sessioni di formazione, l’attività ha previsto la reportistica periodica in materia di Integrity da Sportradar, volta principalmente a favorire lo studio del fenomeno e alla valutazione di eventuali strategie interne. Tra i contenuti si segnalano: analisi del betting a livello nazionale e internazionale; volume del gioco e valore del sistema calcistico italiano; legislazione e giurisprudenza; casi registrati in Europa e nel mondo. La reportistica viene incrociata con le informazioni di AAMS per le eventuali segnalazioni agli organi competenti (in particolare la UISS) in caso di flussi o informazioni anomale. Nel febbraio 2021, si è poi svolta un’altra settimana all’insegna della formazione sugli aspetti dell’Integrità delle competizioni e del contrasto ai rischi della corruzione e match fixing nel calcio. La FIGC ha promosso 2 incontri riservati alle Nazionali femminili in raduno per le rispettive attività: prima tappa con l’Under 19 di Enrico Sbardella, impegnata in uno stage di preparazione a Tirrenia, e il progetto è poi proseguito con un incontro riservato alla Nazionale Femminile di Milena Bertolini, in ritiro a Coverciano per preparare l’ultimo incontro di qualificazione al Campionato Europeo 2022 con Israele. Le sessioni di formazione hanno coinvolto nei 2 incontri circa 70 tesserate e membri dello staff. Nel giugno 2021, infine, nell’aula magna del Centro Tecnico Federale di Coverciano, gli Azzurri della Nazionale di Roberto Mancini hanno seguito un incontro promosso dalla UEFA in vista dell’inizio della fase finale del Campionato Europeo, incentrato sulle contromisure da adottare per contrastare il fenomeno del match-fixing”, aggiunge.
“Alcune proposte presentate dalla FIGC per attutire il danno economico generato dall’emergenza COVID-19 e porre le basi per il rilancio dell’intero settore sono state recepite in diversi provvedimenti legislativi, a cominciare dall’introduzione di un’indennità in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Comitato Olimpico Nazionale (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione Sportiva, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le società e associazioni sportive dilettantistiche, pari a 600 euro mensili a partire dal mese di marzo 2020 (e diventati 800 euro a partire dal mese di novembre 2020). Nel corso della prima fase dell’emergenza sanitaria, inoltre, il Governo ha anche sospeso i termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per le società sportive, come richiesto dalla FIGC, riconoscendo lo stato di crisi del settore sportivo in generale e calcistico nello specifico, al pari degli altri comparti produttivi. Un primo importante passo concreto per consentire all’intero settore di fronteggiare questa difficile contingenza. Ulteriori misure governative sono state introdotte per contrastare la situazione: • Sospensione termini pagamento dei canoni di locazione e dei diritti di superficie degli impianti sportivi, rinegoziazione delle concessioni di impianti sportivi pubblici e riduzione del canone di affitto per impianti privati. • Ulteriore differimento scadenze fiscali e contributive. • Validazione dei protocolli sanitari e introduzione dei corridoi sanitari da/per l’Italia per gli sportivi impegnati in attività ufficiali. • Costituzione del Fondo per il rilancio del Sistema sportivo nazionale. Il finanziamento del predetto Fondo è stato determinato nel limite massimo di 40 milioni di euro per l’anno 2020 e 50 milioni di euro per l’anno 2021. • Crediti di imposta per gli investimenti in sanificazione e sicurezza dei luoghi di lavoro. • Fondo unico per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche (con dotazione pari a 142 milioni di euro nel 2020). • Istituzione di un “Fondo per il professionismo negli sport femminili”, che può contare su 2,9 milioni per il 2020 e su 3,9 milioni per ognuno dei 2 anni successivi. • Cassa integrazione in deroga per i lavoratori dipendenti iscritti al Fondo Pensione Sportivi Professionisti con retribuzione annua lorda non superiore a 50.000 euro lordi. • Introduzione del “Fondo Salva Sport” come percentuale della raccolta derivante delle scommesse sportive. Il fondo prevede un tassazione pari allo 0,5% della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale. • Abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 2019-2020 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 2020-2021. • Credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari in favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche, pari al 50% degli investimenti effettuati”, sottolinea. cdn/AGIMEG