Antonelli (pres. FIT) ad Agimeg: “Da 120 anni al servizio dello Stato con una capillarità territoriale che ci rende unici”

E’ un giorno speciale per la Federazione Italiana Tabaccai, che oggi compie ben 120 anni di vita. Era infatti il 19 maggio del 1903 quando venne costituita l’organizzazione che oggi rappresenta i rivenditori dei generi di monopolio. Per celebrare al meglio un traguardo così importante, il direttore di Agimeg Fabi Felici ha intervistato l’attuale presidente della FIT, Mario Antonelli.

– L’Italia esiste da 162 anni, la FIT da 120: presidente, possiamo dire che avete fatto la storia di questo Paese?

Diciamo che abbiamo sicuramente fatto la nostra parte e abbiamo contribuito a scrivere delle pagine importanti. Come categoria siamo passati attraverso due guerre mondiali, poi la recente pandemia, ma abbiamo resistito dimostrando di essere l’ultimo baluardo dello Stato in tutti i piccoli centri e comuni con una capillarità che ci rende unici.

– Oggi la FIT quante aziende rappresenta?

Al momento in Italia si contano circa 50.000 tabaccai e 44.000 associati FIT, principalmente aziende a conduzione familiare.

– 120 è un numero molto alto, che potrebbe far pensare a una FIT datata, ma che invece riesce a stare al passo coi tempi e a seguire i cambiamenti del mercato e le esigenze degli operatori.

Assolutamente sì. Siamo partiti con i sali, tabacchi e valori bollati, passando per le mascherine, fino ad arrivare ai prodotti informatici e di trasmissione. Siamo un esempio di leader per quanto riguarda il mondo dei servizi e dei giochi.

– Diamo un’occhiata al futuro: tra dieci anni quale FIT spera di trovare?

Siamo lanciati verso un mondo diverso, oggi si parla di metaverso, web, ma noi siamo sul pezzo e cercheremo sempre di stare al passo coi tempi o addirittura, se possibile, anticiparli.

ff/AGIMEG