Fase 2, Conte (Premier): “La riapertura contemporanea delle attività produttive è troppo pericolosa. La gradualità è un fattore necessario per evitare ricadute”

“Il Comitato Tecnico-Scientifico è essenziale per adottare le decisioni più corrette in questo periodo complicato. Un noto rapporto scientifico determina che una riapertura incondizionata porterebbe ad un aumento incontrollato del contagio da coronavirus, causando la saturazione dei reparti di terapia intensiva in poco tempo. E’ necessaria la cautela per avere la miglior ripartenza economica possibile evitando pericolose ricadute, che potrebbero avere effetti ancor più tragici per l’economia.” E’ quanto ha affermato il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la sua informativa alla Camera dei Deputati. “Il 4 maggio è l’inizio della Fase 2, che comporterà un graduale ritorno alla riapertura delle attività produttive. La politica della ‘apertura totale’, come proposto da alcune forze politiche e Regioni, non è attuabile poiché troppo rischiosa. Il piano che il Governo sta seguendo è impopolare, ma è volto alla sicurezza e alla salute dei cittadini e, purtroppo, non prevede un’immediato ritorno alla normalità della vita delle persone sia dal punto di vista lavorativo sia di quello della socialità. Nessun paese al mondo sta pensando ad una riapertura contemporanea delle attività, mi siamo tutti indirizzati verso una ripartenza graduale. Causa coronavirus, il Pil subirà una contrazione dell’8%, ma nel Def sono contenute anche proiezioni ancor più negative. Di fronte a tale situazione il Governo ha adottato delle misure per attenuare gli effetti economici della pandemia. Il Governo è impegnato a sostenere le imprese italiane e per le piccole e medie saranno previsti circa 15 miliardi di euro di aiuti, mentre per le più grandi è allo studio un piano da parte di Cassa Depositi e Prestiti. Infine, grazie allo scostamento di bilancio, saranno favoriti gli investimenti interni per dare linfa vitale alla nostra economia.” ac/AGIMEG