Fase 2: dal Bonus Piemonte 88 milioni a fondo perduto per bar e ristoranti. Confesercenti Torino: “Estendere contributo a tutte le altre categorie costrette alla chiusura”

Erogare un contributo a fondo perduto di oltre 88 milioni di euro alle categorie commerciali e artigianali maggiormente penalizzate dalla sospensione dell’attività subita negli ultimi due mesi dalle misure di contenimento introdotte per contrastare la pandemia provocata dal Coronavirus è l’obiettivo del Bonus Piemonte, misura che costituirà uno dei pilastri del disegno di legge “Riparti!Piemonte”, il piano da 800 milioni di euro con cui la Regione sosterrà la ripartenza di imprese e famiglie. Il Bonus sarà così ripartito: 2500 euro per bar, gelaterie, pasticcerie, catering per eventi, ristoranti, agriturismi, sale da ballo e discoteche, saloni di barbiere e parrucchiere; 2000 euro per la ristorazione da asporto e i centri benessere; 1300 euro per la ristorazione non in sede fissa (gelaterie, pasticcerie, take-away); 1000 euro per i taxi e i servizi di noleggio con conducente. La Regione, inoltre, abbatterà gli oneri e semplificherà le procedure di autorizzazione su suolo pubblico per la creazione o l’ ampliamento dei dehor, in modo da sostenere i pubblici esercizi nell’affrontare le misure di contenimento e distanziamento sociale previste per la Fase 2.

“Il contributo regionale di 2500 euro deve essere solo un primo passo per andare incontro alle categorie che riapriranno per ultime. Questo non vuol dire che ci si possa dimenticare di tutte le altre costrette alla chiusura”. Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Torino, fa appello alla Regione Piemonte affinché estenda il contributo alle altre attività commerciali ugualmente alle prese con i contraccolpi negativi dell’emergenza Coronavirus. “Questi sono sono alcuni degli esempi più macroscopici, ma si potrebbe continuare. Per tutti coloro che sono stati o continuano a essere costretti alla chiusura ci attendiamo dalla Regione la stessa attenzione”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG