Faenza: apertura di una sala slot e nuova mappatura dei luoghi sensibili, Italia Viva presenta interrogazione

A Faenza, nella provincia di Ravenna, Italia Viva ha presentato un’interrogazione sull’apertura di una sala slot. L’attività, infatti, sembra aver ricevuto il via libera per l’apertura nonostante la mappatura di nuovi luoghi sensibili e la vicinanza alla sede legale del Faenza Calcio.

Premesso che, sottolinea Italia Viva, “in questi giorni il comune dovrebbe esprimersi per la concessione del parere di costruire, favorevole o contrario, fatto che comporterebbe alla creazione di un soggetto di diritto operante con pieni titoli. Con delibera dell’ultima seduta dell’Unione dei Comuni è stata aggiornata la mappatura di suddette aree sensibili, dalla quali la stessa ipotetica sala slot non è a distanza regolare da questi. Si torna ad evidenziare che anche senza questa ultima rimappatura, la sede legale dichiarata dal Faenza Calcio è di fronte l’ingresso del locale autorizzando, e risulta da chiarire perché sia stata presa in oggetto per le misurazione l’ingresso di servizio di Via Ravegnana, a più di 500 mt come previsto dalla legge. Il parere preventivo non è in alcun modo vincolante, tanto basti ricordare la giunta Malpezzi, che dopo averne concesso uno, negò il permesso di costruire a causa, nel periodo di intermezzo, della comparsa di un nuovo luogo sensibile nelle vicinanze Preoccupano le dichiarazioni del Vice Sindaco sulla stampa, dove si parla di esercizio concesso eventualmente fino ad ammortizzamento dei costi di impresa, quando questa regola tutela invece solo chi ha già ricevuto il permesso di costruire, e che giustamente, trovandosi magari di fronte al sorgere un nuovo luogo sensibile, viene “protetto” per il suo investimento d’impresa, fino ad un massimo di 10 anni di esercizio da quel momento”.

Italia Viva interroga il sindaco e la giunta: “per capire se il permesso di costruire sia stato erogato; per capire quale sarà la scelta; per capire in che modo si stia tentando di interpretare la normativa, che in realtà è molto chiara e semplice; per capire ancora una volta perché la misurazione della sede del Faenza Calcio sia stata fatta dall’ingresso di servizio più lontano, e non dal principale; per capire quale disegno della città si vuole lasciare ai faentini alla fine di questo mandato elettorale”. cdn/AGIMEG