Vedere il gioco come forma di intrattenimento a 360°, pensare al gaming sostenibile sia dal punto di vista economico sia sociale, trovare soluzioni all’avanguardia, questi i temi trattati da Fabio Schiavolin, ad Snaitech, nel podcast dell’avvocato Giulio Coraggio, “Diritto al Digitale”, dello studio legale DLA Piper. “Snaitech durante la pandemia ha resistito grazie alla capacità di innovazione e di resilienza che è da sempre nel suo Dna. Grazie a questo abbiamo potuto fare fronte al cambiamento e all’accelerazione dell’online che oggi rappresenta il 70% della nostra attività – ha dichiarato Schiavolin – siamo però sempre rimasti molto vicini alla rete fisica, più di 2000 punti vendita in tutta Italia, anche attraverso nuove iniziative che puntano a un approccio phygital ossia far coincidere l’esperienza della scommessa nel punto fisico con quella online. A questo proposito credo che l’adozione della digital wallet thecnology, possa offrire ai nostri clienti un’esperienza di gioco più evoluta e di sicura, favorendo quell’approccio “omnichannel”, che permette di superare l’ormai anacronistica netta suddivisione tra digital e retail. Il digital wallet – ha proseguito Schiavolin – avvalendosi di soluzioni come le impronte digitali o il riconoscimento facciale sui dispositivi degli utenti riduce notevolmente i problemi legati all’utilizzo di contanti e delle carte fisiche, costante fonte di preoccupazione per molti operatori di gioco.”
Nel podcast, si parla anche della necessità della riforma legislativa del settore dei giochi, tema considerato di fondamentale importanza per Fabio Schiavolin. “In Italia stiamo operando in osservanza di un dettato normativo ultraventennale a cui il legislatore ha negli anni apportato delle modifiche, non strutturali, che in alcuni casi hanno contribuito a creare sovrapposizioni e quindi caos – ha affermato l’ad di Snaitech – il legislatore è consapevole del necessario riordino complessivo del settore a cui si sta lavorando da oltre cinque anni (con tre diversi governi). Attualmente è in discussione una bozza di legge delega i cui tempi di approvazione sono, però, sconosciuti all’industria e al sistema degli stakeholders. A questo si aggiunge che alcune concessioni scadono in tempi brevissimi senza che l’intero comparto sappia se e come verranno rinnovate. Da tutto ciò, ovviamente, traggono vantaggio le organizzazioni criminali che, trovando spazi di manovra a margine della legalità, investono nel gioco illegale. Quindi, tutti, sono consapevoli che serve una regolamentazione definitiva– ha concluso Schiavolin. cdn/AGIMEG