“La tassazione su slot e VLT è tra le più elevate del settore: il Prelevamento Erariale Unico colpisce il 24% delle giocate sulle AWP e l’8,6% sulle VLT, assorbendo circa il 70% del margine lordo dopo il pagamento delle vincite. In confronto, le scommesse sportive sono tassate al 20% del margine, e abbiamo visto come anche in questi giorni siano al centro degli scandali, mentre i giochi online subiscono un prelievo medio del 25%”. E’ quanto ha dichiarato Ezio Stellato, Docente di Diritto tributario a Teleborsa.
“Inoltre, le slot machine offrono percentuali di vincita nettamente inferiori: le AWP restituiscono solo il 65% delle giocate, le VLT l’84%, contro una media del 75-95% per altri giochi come le scommesse o i giochi online. A peggiorare la situazione, le vincite superiori a 500 euro sulle VLT sono soggette a una ritenuta aggiuntiva del 20%, la più alta tra tutti i prodotti di gioco. Questo trattamento fiscale squilibrato non solo penalizza un segmento specifico, ma crea un vantaggio competitivo per i giochi meno tassati e regolati”, ha aggiunto.
Per lo Stato, “il risultato è un danno economico significativo. Negli ultimi anni, il volume di giocate su slot e VLT è diminuito del 23%, e nonostante gli aumenti delle aliquote fiscali, il gettito erariale è sceso del 16%, con una perdita stimata superiore a un miliardo di euro. La pressione fiscale e normativa ha costretto molti operatori a chiudere, causando la perdita di migliaia di posti di lavoro, sia nel settore del gioco che negli esercizi pubblici come bar e tabaccherie che ospitano le slot. La riduzione dei punti di gioco legali ha anche favorito la proliferazione del gioco d’azzardo illegale, con un ulteriore mancato gettito fiscale stimato in almeno 500 milioni di euro annui, calcolato in base alla chiusura di circa 10.000 esercizi. I dati del 2024 evidenziano un paradosso ancora più allarmante. Nonostante un aumento della raccolta totale delle giocate e della spesa netta dei giocatori, il gettito erariale è diminuito di 200 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Questo calo in un mercato in espansione indica che una quota crescente di giocate sfugge alla tassazione”, ha sottolineato.
Le slot e le VLT, nonostante le difficoltà, “continuano a rappresentare una fonte cruciale di entrate per l’Erario, contribuendo con circa 5,4 miliardi di euro annui, pari a metà del gettito totale del settore del gioco pubblico”, aggiunge. “Alla luce di una riforma del settore del gioco pubblico attesa in Parlamento, emerge l’urgenza di un riequilibrio normativo e fiscale”, a tutela di erario e giocatori e a contrasto della ludopatia.
Continuare a penalizzare slot e VLT “non è solo ingiusto, ma si sta rivelando autolesionista. Le disparità normative e fiscali favoriscono inconsapevolmente i canali meno controllabili, come il gioco online e quello illegale, con conseguenze negative per i conti pubblici, la sicurezza dei giocatori e la sostenibilità del settore”, ha concluso. cdn/AGIMEG