SBC Summit Barcelona, Garrisi (Ceo Stanleybet): “La politica cerca consensi popolari attaccando il gioco. Bisogna far cambiare la percezione del settore ed esempi positivi, come quello di Lottomatica, che sostiene i beni culturali possono essere molto importanti”

“Il Covid non è stato qualcosa che abbiamo scelto, ma in questa situazione abbiamo subito visto un’opportunità. Non ci siamo fermati, ma abbiamo puntato a migliorare la nostra attività. Durante l’emergenza, a Liverpool abbiamo continuato a lavorare, in tutti nostri dipartimenti. Siamo migliorati, abbiamo trasformato quello che era un problema in un’opportunità per fare meglio, e lo abbiamo fatto”. E’ quanto ha dichiarato Giovanni Garrisi, Ceo e fondatore di Stanleybet, nel corso del panel “The future landscape for sports betting” nel corso del SBC Summit Barcelona – Digital.

“Viviamo in un mondo in cui la percezione del nostro settore da parte dell’opinione pubblica è importante, ma la suggestione lo è ancora di più. La politica cerca di avere un vantaggio nell’ostacolare il gioco, per poter avere l’approvazione da parte della popolazione. E’ ciò che accade in Italia o anche recentemente in Spagna. In Italia ad esempio vi è il divieto di pubblicità del gioco, le scommesse sono viste come una minaccia. Serve un’alleanza tra le varie componente dell’industria del gioco per contrastare questa tendenza. Non significa che bisogna contrastare quanto stabilito dal regolatore, ma va eliminata questa suggestione alimentata spesso anche dai media. Le organizzazioni criminali in Italia, come mafia e ‘ndrangheta, sfruttano la situazione del divieto di pubblicità per offrire gioco illegale”.

Sul futuro del settore, da molti addetti ai lavori identificato negli eSports, Garrisi è scettico: “Sono soddisfatto dal mix tra prodotto e tecnologia offerto da Stanleybet, ma non sono troppo favorevole ed entusiasta per quanto riguarda gli eSports, che fondamentalmente sono videogiochi e ricordiamo che i videogiochi hanno spesso un pubblico di minori. Anche noi offriamo eSports, ma rappresentano una parte marginale del nostro business. Indubbiamente rappresentano il futuro, ma sono critico a riguardo. Siamo molto lontani da una genuina offerta di sport: vediamo addirittura che gli eSports sono candidati a diventare giochi olimpici. La cosa più importante per il settore è trovare un giusto equilibrio con il regolatore. Vorrei vi fosse una congiunzione di intenti tra le tre industrie rappresentate da media, sports e betting. La percezione del settore è importante: Lottomatica in Italia partecipa a restaurare i beni culturali prendendo soldi dal lotto, è un esempio positivo in Europa. L’industria deve essere unita e proattiva”.

Cosa deve aspettarsi il settore nei prossimi mesi? “Vedremo dei cambiamenti nei mercati, le aziende che hanno investito e innovato durante il lockdown, come Stanleybet, vedranno cambiare il market share, in ogni Paese alcune aziende cresceranno e altre perderanno terreno. Prevedo comunque fusioni e acquisizioni in tutta Europa nei prossimi 12-24 mesi”, ha concluso Garrisi. cr/AGIMEG